Coronavirus Covid-19: Fish e Fand chiedono interventi urgenti a sostegno di persone con disabilità e famiglie

Con riferimento alle misure assunte per il contenimento della diffusione del Coronavirus e per il sostegno a famiglie, lavoratori, imprese, le Federazioni delle persone con disabilità (Fand e Fish) chiedono più attenzione a chi è maggiormente esposto al rischio di contagio ma anche agli effetti sociali di un’emergenza che colpisce tutto. In una formale comunicazione all’Ufficio per la promozione dei diritti delle persone con disabilità presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, le Federazioni hanno chiesto di integrare le misure adottate fino ad oggi con ulteriori disposizioni a tutela e a sostegno delle persone e delle famiglie. Le richieste, spiega un comunicato, “riguardano sia la scuola e il diritto allo studio sia i centri diurni e quelli residenziali sia, infine, le agevolazioni lavorative per coloro che assistono familiari con disabilità o per gli stessi lavoratori con disabilità in particolare se interessati da patologie cronico-degenerative o altre condizioni che li pongano più a rischio”. In ambito scolastico vengono già segnalati disagi: difficoltà di accesso alla formazione, difficoltà di accesso al sostegno, agli educatori e al supporto alla comunicazione: “La formazione a distanza non sembra affatto una garanzia accessibile a tutti, in particolare in assenza di quelle direttive che le Federazioni richiedono”. In ambito lavorativo le Federazioni richiedono un rafforzamento e l’estensione di permessi e congedi già esistenti. Non manca un appunto sullo smart working e sul lavoro a distanza. Si chiede in questo caso al Dipartimento funzione pubblica, che sul punto ha emanato una circolare (n. 1 del 4 marzo), di “fissare garanzie e priorità affinché queste misure riguardino innanzitutto i lavoratori con disabilità con un quadro clinico di maggiore rischio”.

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