Coronavirus Covid-19: scuole paritarie chiedono contributi ministeriali e ammortizzatori sociali dopo sospensione attività didattica

“Come associazioni di enti gestori di scuole paritarie, intendiamo dare un contributo per la definizione delle misure necessarie per sostenere famiglie e realtà sociali colpite dalle conseguenze del Covid-19. Esprimiamo innanzitutto apprezzamento per l’annunciato impegno a sostenere le famiglie, per le spese conseguenti alla sospensione delle attività educative e scolastiche (voucher – baby sitter …)” e “chiediamo poi, in primo luogo, che il ministero dell’Istruzione provveda con la massima urgenza a erogare alle scuole paritarie i contributi ministeriali già previsti dalla legge di bilancio 2020 (con la possibilità quest’anno di derogare alle verifiche equitalia/durc al fine di accelerare le procedure)”. È quanto si legge in un comunicato stampa congiunto a firma Fidae, Agesc, Cdo Opere educative, Cnos scuola, Ciofs scuola, Faes, Fism, diffuso oggi a seguito della sospensione dei servizi educativi per l’infanzia e delle attività didattiche delle scuole di ogni ordine e grado su tutto il territorio nazionale sino al 15 marzo, imposta dall’esecutivo per cercare di prevenire il diffondersi del Coronavirus. “Per le scuole paritarie e in modo particolare a quelle della Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna”, prosegue la nota, “chiediamo al governo che venga garantito agli enti che gestiscono le scuole paritarie di usufruire degli ammortizzatori sociali (Fis e cassa integrazione), adeguatamente finanziati; che siano azzerate le imposte (Ires, Irap …) 2020 per gli enti che gestiscono scuole e servizi educativi; che sia prevista per le famiglie la detraibilità integrale del costo delle rette scolastiche sostenuto nei primi 6 mesi del 2020”. La richiesta infine di “sostenere le scuole paritarie e le famiglie che le frequentano, per contribuire a ripartire con speranza e fiducia nel bene comune”.

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