Cina: comunità cattolica a Papa Francesco, “grati” per intenzione di preghiera. “Seguiamo e preghiamo per la sua salute”

“Ci sentiamo accolti e incoraggiati e siamo molto grati a Sua Santità. Ciò dimostra che il Papa sta pensando a noi, alla piccola comunità cattolica in Cina”. I cattolici cinesi esprimono così la loro gratitudine a Papa Francesco per aver invitato a pregare nel mese di marzo “affinché la Chiesa che è in Cina perseveri nella fedeltà al Vangelo e cresca nell’unità”. L’intenzione di preghiera è affidata, come di consueto, al video diffuso dalla “Rete mondiale di preghiera”. A farsi portavoce dei sentimenti dei cattolici cinesi alle parole del Papa, è padre John Baptist Zhang, fondatore della Xinde press e della Jinde Charities, l’organizzazione che ha sede a Shijizhuang City, capitale della Provincia di Hebei, e che in questi mesi è fortemente impegnata a sostenere la popolazione nella lotta contro la diffusione del coronavirus Covid-19.
“Papa Francesco vuole che siamo dei veri cristiani e buoni cittadini e ci chiede di essere uniti nella fede nel Vangelo”, dice al Sir padre Zhang. “Questo è ciò che ci hanno detto di fare sia Papa Giovanni Paolo II che il Papa Emerito Benedetto XVI. Tutti e tre i Papi hanno inviato lo stesso messaggio ai cattolici cinesi. Questo è quello che stiamo cercando di fare sul continente, mettendo da parte le differenze tra le due comunità e collaborando”.
Il coronavirus ha infatti fatto scendere in campo fedeli, sacerdoti e religiosi nella lotta contro il contagio. In particolare, Jinde Charities si è fatta carico di portare mascherine, indumenti protettivi e disinfettanti laddove venivano richiesti. Così facendo, i cattolici cinesi hanno in qualche modo dato vita al motto che si è data la Jinde: “Praticare la carità e testimoniare la fede”. “Penso che questo impegno sia perfettamente in linea con quanto Papa Francesco ci stia chiedendo”, sottolinea padre Zhang, che aggiunge: “Noi cattolici cinesi siamo molto grati a Papa Francesco. Il suo messaggio viene diffuso e tutti pregano per la sua salute. Non solo noi cattolici cinesi, ma anche i nostri fratelli protestanti, personalità accademiche e amici impegnati in politica, persone di ogni ceto sociale: tutti stiamo seguendo le notizie sul Papa. Siamo molto preoccupati e preghiamo per la sua salute e la sua sicurezza”.

Sono ormai 3.042 i morti in Cina a causa dell’epidemia di nuovo coronavirus. Nel gigante asiatico, come confermato dalle autorità sanitarie di Pechino, i casi di infezione sono in totale 80.552 (23.784 pazienti ancora ricoverati, 53.726 dimessi dagli ospedali e guariti più le vittime). A questo proposito, padre Zhang racconta che il clero e i fedeli della Chiesa cattolica in Cina stanno compiendo sforzi a tutto campo per combattere l’epidemia e aiutare le comunità povere di Wuhan e delle aree circostanti, nonché in alcune comunità di base. “Speriamo che il Papa e la Chiesa universale si uniscano ancora una volta al clero e ai fedeli della Chiesa cattolica cinese, camminando mano nella mano con il popolo cinese e dando testimonianza della Buona Novella”, dice padre Zhang.

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