Parlamento Ue: “autorità egiziane ostacolano indagini e ricerca della verità sull’uccisione di Giulio Regeni”

“Le autorità egiziane hanno costantemente ostacolato i progressi nelle indagini e nella ricerca della verità sul rapimento, la tortura e l’uccisione di Giulio Regeni”. Lo si legge a chiare lettere nella risoluzione sulla quale è chiamato ad esprimersi oggi il parlamento europeo, riunito in plenaria. La risoluzione è incentrata sul deterioramento dei diritti umani in Egitto. Viene menzionato l’annuncio del 10 dicembre con cui i procuratori di Roma hanno affermato di disporre di “prove inequivocabili” sul coinvolgimento di quattro agenti delle forze di sicurezza dello Stato egiziano nel rapimento e nell’omicidio del ricercatore italiano. I deputati chiedono all’Unione europea di esortare le autorità egiziane a collaborare e fornire gli indirizzi di residenza dei quattro agenti indagati come richiesto dallo Stato italiano ed esprimono sostegno politico alla famiglia Regeni nella ricerca della verità. Nella stessa risoluzione si deplora la proroga della detenzione di Patrick George Zaki, cittadino egiziano che studia all’Università di Bologna grazie al programma europeo Erasmus Mundus, il cui ordine di detenzione è stato prorogato, il 6 dicembre 2020, di altri 45 giorni. Il Parlamento – se la risoluzione sarà approvata – chiederà la liberazione “immediata e incondizionata” di Zaki e “il ritiro di tutte le accuse a suo carico”; auspica inoltre “da parte dell’Ue una reazione diplomatica ferma, rapida e coordinata al suo arresto e alla sua detenzione prolungata”.

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