Diocesi: mons. Leuzzi (Teramo), “la salita di Gesù sulla Croce ci spaventa. La cultura contemporanea ci ha abituati a salire per vie meno impegnative”

“Questa sera siamo chiamati a guardare il Crocifisso e a condividere con Lui i nostri progetti, il nostro desiderio di studiare, amare e servire il nostro tempo”. Lo ha affermato ieri sera il vescovo di Teramo-Atri, mons. Lorenzo Leuzzi, al termine della Via Crucis che ha presieduto nel Teatro Romano di Teramo.
Il presule ha proposto la sua riflessione a partire da una frase di Papa Paolo VI: “Il mondo soffre per la mancanza di pensiero!”. “Ciò – ha commentato – è accaduto e accade perché anche noi abbiamo distolto il nostro sguardo dal Crocifisso. La sua salita sulla Croce ci spaventa. La cultura contemporanea ci ha abituati a salire per vie meno impegnative, talvolta liberate da ogni impegno e da ogni condivisione dei nostri talenti. È il pensiero di chi ha paura della storia!”. Il vescovo ha ricordato che Gesù “è salito sulla Croce perché l’umanità potesse guardare al suo futuro con serenità e progettualità”. E poi così si è espresso: “Signore, quante volte abbiamo elaborato pensieri senza di Te. Quante volte abbiamo creduto di essere noi il fondamento della verità dimenticando che la realtà è più grande di noi e che dovevamo avere l’umiltà di verificare le nostre opinioni. Quante volte abbiamo cercato il consenso senza preoccuparci se le nostre proposte fossero davvero a servizio dei fratelli. Questa sera vogliamo chiederTi perdono! Aiutaci a fissare sempre il nostro sguardo su di Te. Aiutaci a non distaccarci mai dal Tuo sguardo”. “Quando ci giungerà l’annuncio della Tua resurrezione noi vogliamo essere sempre con Te per superare la crisi culturale che attraversa la nostra società”, ha assicurato: “Con te vogliamo studiare, amare e servire il nostro tempo!”. “È un impegno – ha concluso mons. Leuzzi – che vogliamo condividere con Papa Francesco quando incontreremo a Roma sabato 17 giugno. Ti preghiamo perché presto possa recuperare pienamente la sua in condizione fisica per svolgere tra noi e per noi il Suo ministero petrino”.

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