Ucraina: metropolita Epifanio, “chiediamo una pace giusta”. “Papa ha fatto tanto ma Putin e il Patriarca Kirill hanno chiuso i loro cuori e le loro menti”

“Quello che chiediamo è che si raggiunga una pace giusta. Per raggiungerla, l’Ucraina deve vincere questa battaglia. E come conseguenza, occorre ritornare all’ordine globale che c’era prima della guerra”. Lo ha detto al Sir Sua Beatitudine Epifanio, metropolita di Kiev e primate della Chiesa autocefala ortodossa in Ucraina, parlando delle possibili trattative necessarie per arrivare alla pace e del ruolo che il Vaticano può svolgere. “Sappiamo che la Santa Sede ha una grande esperienza di ‘peace building’. Nel secolo scorso ha trattato molti casi. È pertanto nostro desiderio che il Papa come capo di Stato possa fare tutto il possibile per raggiungere questa pace giusta”. Riguardo alla possibilità che il Papa e la Santa Sede possano essere ascoltati dal presidente russo Vladimir Putin e dai leader politici della Federazione Russa, il metropolita Epifanio osserva: “Come possiamo vedere anche alla luce dell’esperienza degli ultimi anni, loro non sono pronti ad ascoltare. Dopo il 24 febbraio abbiamo visto quanto ha fatto il Papa in persona, provando molte volte a raggiungere i cuori e le menti di Putin e dell’amministrazione del Cremlino e portare il suo messaggio ma le loro porte sono state sempre completamente chiuse alla sua voce. Né Putin né il Patriarca Kirill hanno voluto sentire non solo la voce del Papa ma hanno chiuso i loro cuori e le loro menti ad ogni leader del mondo”. Di fronte a queste condizioni di chiusura totale, il Metropolita ortodosso chiede la preghiera di tutti i cristiani del mondo perché – spiega – “noi crediamo che Dio è capace di cambiare ogni situazione. Crediamo che la Provvidenza di Dio sia all’opera nel mondo e che Dio possa fermare questa guerra, spezzare la catena di questo male e dirigere le conseguenze al bene, a beneficio delle persone. È anche importante che la società globale supporti l’Ucraina in questo difficile momento. Il nostro popolo sta vivendo una situazione molto critica a causa dell’inverno. E, come sapete, il nemico sta cercando di distruggere le nostre infrastrutture. Abbiamo quindi bisogno di ogni tipo di aiuto”.

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