Sanità: mons. Baturi, “preoccupazione per misure volte a indebolire la sanità di base”

(Foto Siciliani - Gennari/SIR)

“Preoccupazione per le misure volte a indebolire la sanità di base, territoriale o di prossimità, o altre misure che riducono le possibilità di accesso alle cure adeguate”. Ad esprimerla, rispondendo alle domande dei giornalisti, è stato mons. Giuseppe Baturi, segretario generale della Cei, durante la conferenza stampa di chiusura del Consiglio permanente dei vescovi italiani, che si è concluso oggi a Roma. “Alcune nostre analisi – ha reso noto il presule – mostrano l’incidenza delle condizioni economiche, sociali e culturali nell’accesso alle cure e nell’aspettativa di vita. Molte persone, infatti, hanno difficoltà ad accedere alle cure per i luoghi dove risiedono e per le condizioni economiche e culturali. Tutto ciò incide moltissimo sulla possibilità di curare sé stessi e la propria famiglia, e addirittura sull’aspettativa di vita”. “La nostra è una società che, per reggere, deve interrogarsi profondamente sull’idea di sviluppo”, la tesi del segretario generale della Cei, che ha fatto notare come “la sanità pubblica può utilizzare forze anche non statali”. “C’è molta preoccupazione per il tema della famiglia e della denatalità”, ha aggiunto rispondendo alle domande dei giornalisti. “Con il governo sono stati avviati solo i primi contatti, non c’è u percorso strutturato di tavoli di discussione”, ha reso noto inoltre Baturi.

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