Ucraina: mons. Lackner (presidente vescovi Austria), “apriamo i nostri cuori e le nostre mani ai profughi”

La Chiesa cattolica vuole offrire il più possibile “contesti familiari” accogliendo e accudendo i rifugiati ucraini, per lo più donne con bambini. “Solo una piccola parte dei profughi vuol restare in Austria, la maggior parte di loro continua a viaggiare, o desidera rientrare appena possibile in patria”, ha spiegato mons. Franz Lackner, arcivescovo di Salisburgo e presidente della Conferenza episcopale austriaca (Öbk), dopo l’assemblea generale primaverile, conclusasi ieri nel Tirolo. “Coloro che rimangono qui più a lungo dovrebbero integrarsi al meglio nella vita sociale attraverso le parrocchie, ad esempio attraverso corsi di lingua”, ha affermato Lackner nel corso della conferenza stampa di sintesi, tenutasi a Vienna nei locali della cattedrale di Santo Stefano. Con il desiderio di “dare casa” ai bisognosi, Lackner ha lanciato un appello al popolo austriaco: “apriamo i nostri cuori e le nostre mani!”, sottolineando che anche la preghiera per la pace è un contributo importante per porre fine alla violenza. L’arcivescovo non ha voluto analizzare le conseguenze economiche dell’aggressione russa, come il divieto di importazione di gas naturale e petrolio; “non è competenza della Chiesa deciderlo”. Ma Lackner non crede che tutte le opzioni non violente per fermare la guerra di aggressione russa siano state esaurite.
Rispondendo a domande sul comportamento della Chiesa ortodossa russa nella guerra in Ucraina, l’arcivescovo si è rammaricato del loro “stretto rapporto” con le politiche di Putin e ha riferito di una lettera che ha inviato al vescovo viennese russo-ortodosso Aleksij Zanochkin, in cui gli ha chiesto la preghiera comune e il lavoro per la pace. Tuttavia, non ha ancora ricevuto risposta: “La risposta è il silenzio. Almeno fino ad ora”, ha detto il presidente della Öbk.
Riguardo al processo sinodale della Chiesa universale, Lackner ha spiegato che si tratta di un “processo spirituale” in cui trovano spazio anche questioni scottanti sulla costituzione e sul futuro della Chiesa. Per i vescovi austriaci il modello di approccio è il Concilio apostolico descritto nel Nuovo Testamento al capitolo 15 degli Atti: ciò vale anche a livello delle Conferenze episcopali. Per Lackner l’obiettivo deve essere quello di trovare un accordo “su questioni essenziali della Chiesa”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Europa