Persone con sindrome Down: CoorDown lancia la campagna “Just the two of us” per educare al rispetto della loro vita affettiva e proteggerli da potenziali abusi

In occasione della Giornata mondiale sulla sindrome di Down (21 marzo) CoorDown lancia la campagna di sensibilizzazione internazionale “Just the two of us”. Attraverso un crescendo di scene al limite del grottesco, il video della campagna racconta in maniera iperbolica di come le famiglie, specie quando si tratta di relazioni amorose, possano diventare una presenza ingombrante nella vita delle persone con disabilità intellettiva. Tra sorrisi ed emozioni troppo “condivise”, il messaggio della coppia protagonista non lascia dubbi: “L’amore ha bisogno di spazio”. È un equilibrio difficile quello da trovare tra la protezione, il supporto e la libertà di vivere la propria vita in pienezza. Il video di poco più di un minuto si snoda sulle note della cover della canzone “Just The Two Of Us” di Grover Washington Jr. e Bill Withers, che fa da colonna sonora al racconto e al messaggio finale.
“Avere una relazione amorosa e vivere appieno la propria sessualità è un diritto di tutti – si legge in una nota di Coor Down -, eppure per le persone con disabilità intellettiva rimane ancora un tabù. Negli ultimi decenni sono stati abbattuti tanti stereotipi che circondavano il mondo della disabilità, ma c’è un tema che genera ancora imbarazzo e resistenze: la sessualità. Il cambiamento che va affrontato è culturale e coinvolge prima di tutto i familiari e gli operatori, poi le istituzioni e la società”. Le persone con sindrome di Down sono spesso considerate “eterni bambini”, e, come tali, sono protetti o tenuti lontani da tutto ciò che ha a che fare con l’età adulta, compresa la sessualità. “Ma le persone con la sindrome di Down hanno gli stessi bisogni di chiunque altro e hanno lo stesso diritto di vivere una vita sessuale e amorosa indipendente e di ricevere informazioni accessibili.”: di qui l’importanza di “una educazione alle relazioni e alla sessualità” per “vivere la propria vita affettiva in modo sano e soddisfacente”, “sostenere le persone con disabilità intellettiva a comprendere i loro diritti, conoscere il proprio corpo, i concetti di ‘consenso’ e di ‘sesso sicuro’ e per proteggerli da potenziali abusi”.

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