Ucraina: ActionAid, l’impegno in Polonia e Romania “per la prevenzione della tratta delle ragazze e delle violenze di genere”

Tre milioni di persone, soprattutto donne e bambini, sono fuggite dall’Ucraina. Affamate, esauste e traumatizzate, le persone hanno urgente bisogno di cibo, acqua e ripari sicuri. Lo ricorda oggi ActionAid, organizzazione che sta dando una risposta d’emergenza per dare protezione a chi sta arrivando in Polonia e Romania. In particolare, viene spiegato, grazie alla collaborazione con associazioni partner locali, ActionAid si sta concentrando sugli aiuti umanitari immediati, sul prevenire ogni forma di violenza di genere, e sul fornire adeguato supporto psicosociale. Attualmente i bisogni più urgenti di chi fugge dal conflitto includono necessità di base come cibo, acqua, prodotti per l’igiene, in particolare assorbenti e pannolini per bambini, un riparo per proteggersi dalle temperature ancora rigide così come assistenza psicologica per i traumi appena subiti.
In Polonia, ActionAid sta lavorando per dare sostegno diretto in denaro – una somma pari a 2,4 milioni di euro – a 5.000 famiglie, concentrandosi su quelle più fragili con donne a capofamiglia e sulle donne sole. In Romania, l’organizzazione sta sviluppando un programma di prevenzione della tratta delle ragazze e della violenza di genere e lavorerà con le organizzazioni giovanili per assistere i rifugiati più giovani, di età compresa tra i 14 e i 35 anni, e sostenere così anche le loro comunità e famiglie che arrivano dall’Ucraina. “Stanno arrivando in Polonia per la maggior parte donne, donne con bambini, persone anziane”, spiega da Dorohusk, Enrica Piras, senior emergency manager per la Polonia di ActionAid. “Per ora – aggiunge – non abbiamo visto bambini soli ma spesso quelle che individuiamo come famiglie sono gruppi composti da un nucleo famigliare e bambini affidati da parenti e amici. Ogni gruppo ha prospettive diverse: chi resta nei reception center al confine sono i più poveri, senza mezzi propri”. “Chi fugge porta con sé una grande forza e una grande fragilità insieme”, racconta Piras, sottolineando che “siamo personalmente, non solo professionalmente, coinvolti e tutti cerchiamo di trovare soluzioni per chi arriva. C’è molta solidarietà anche tra la gente, non è scattato quel meccanismo di rigetto visto altrove verso i profughi che arrivano da altri paesi in guerra”.
L’intervento di ActionAid si rivolge anche alle persone ucraine giunte in Italia con interventi a Napoli, in Puglia e Calabria, grazie allo stretto rapporto con le comunità ucraine costruito negli anni.

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