Brasile: nel santuario nazionale di Aparecida si inaugurano i mosaici del centro Aletti, ispirati all’Esodo, che coprono tutta la facciata nord. Seguiranno le altre tre facciate

(Foto: Thiago Leon - santuario nazionale di Aparecida)

Domani, con una messa solenne e un successivo spettacolo, verranno inaugurati i mosaici della facciata nord della basilica della Nostra Signora di Aparecida, patrona del Brasile. L’imponente opera, ispirata al libro dell’Esodo, è la prima delle quattro facciate a essere ricoperta da mosaici raffiguranti scene della Bibbia, realizzati dal centro Aletti di Roma su progetto del gesuita Marko Ivan Rupnik.
“Nella festa di San Giuseppe, sposo della Vergine Maria, vogliamo consegnare ai devoti della Madonna la prima tappa di questa grande opera. Il primo passo è già stato fatto, ma altre tre tappe di questo cammino devono ancora venire”, spiega il rettore del santuario nazionale, padre Eduardo Catalfo. Il musical, che prevede due brani composti ad hoc per l’occasione, racconterà la storia della liberazione del popolo ebraico dall’Egitto e l’azione di Dio nella vita dei fedeli, temi presenti nel mosaico, che sarà inaugurato durante lo spettacolo. L’idea è quella di tradurre l’arte presente sulle pareti utilizzando musica, coreografia e messa in scena.
Alta oltre 50 metri, la facciata nord della basilica è stata la prima ad essere realizzata, nel 1955. Nel 2019 sono iniziati i lavori di copertura del sito, con il coinvolgimento diretto di 177 professionisti. Tra questi, 27 mosaicisti di diverse nazionalità, legati al centro Aletti.
L’ideazione artistica è di padre Marko Ivan Rupnik, sacerdote gesuita sloveno che dal 1991 vive e lavora al centro Aletti. Il religioso ha realizzato più di 200 opere in mosaico nei cinque continenti. L’opera ad Aparecida si preannuncia essere la più grande fino ad oggi realizzata dall’artista e dal Centro Aletti. Sulla sola facciata nord della Basilica sono stati applicati quattromila metri quadrati di mosaici. Le pietre che lo compongono provengono da diversi Paesi. Tra questi, Brasile, Francia, Grecia e Afghanistan, tra gli altri. Alcuni sono naturali, come ad esempio il marmo e il granito, ma c’è anche il mosaico veneziano, prodotto a mano. Dopo la facciata nord, anche le altre tre facciate della Basilica saranno ricoperte di scene bibliche. Attualmente la facciata sud del tempio è in preparazione per accogliere i mosaici, che vengono prodotti a Roma dagli artisti del Centro Aletti.

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