Giornate sociali europee: card. Hollerich (Comece), “pensare ad una giusta ripresa in Europa, senza lasciare indietro nessuno”

(da Bratislava) “Come già espresso da Papa Francesco in Fratelli Tutti, la prima vittima di ogni guerra è l’innata vocazione della famiglia umana alla fraternità. Per questo, durante questa terza edizione delle Giornate sociali, vi invito a riscoprire insieme la nostra vocazione alla fraternità, a riflettere e a dibattere sul cammino che conduce a una giusta ripresa in Europa, senza lasciare indietro nessuno”. Lo ha detto il card. Jean-Claude Hollerich, arcivescovo di Lussemburgo e presidente della Commissione degli episcopati dell’Unione europea (Comece), prendendo la parola questa mattina a Bratislava alla sessione di apertura delle Giornate sociali cattoliche europee. “Guardando all’Europa oltre la pandemia e verso un nuovo inizio – ha detto il cardinale –, questi giorni saranno l’occasione per riflettere sull’importanza della solidarietà e della giustizia sociale in un’Europa in transizione. Naturalmente, le 3e Giornate sociali cattoliche europee si svolgono oggi in un contesto completamente diverso. E mentre parliamo di solidarietà, desidero ribadire ancora una volta la nostra fraterna vicinanza e solidarietà con i nostri fratelli e sorelle in Ucraina, come pure con coloro che fuggono dagli orrori della guerra, ringraziando la Chiesa e molti volontari in Ucraina, Slovacchia e in altri Paesi vicini per i loro sforzi umanitari e la loro cura pastorale”.

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