Diocesi: Oria, il vescovo Alberico Semeraro “pastore mite” che realizzò molte opere. Presentato libro in sua memoria

Nella diocesi di Oria realizzò molte opere, tra cui 21 parrocchie, e fu lui ad avere l’idea di trasformare la piccola chiesetta di San Cosimo alla Macchia in un santuario, assecondando e abbracciando la più genuina devozione popolare. Alberico Semeraro, vescovo di Oria, però fu soprattutto il fondatore dell’istituto religioso delle “Oblate di Nazareth”, “il fiore più umile e prezioso del suo episcopato, fiore che nel corso degli anni si è trasformato in frutto fecondo di preziose attività caritative e pastorali”, si legge nel libro scritto da Francesco Gioia ed edito da Tau editore.
Il volume, intitolato “Il pastore mite”, è stato presentato ieri sera alle 19, a Taranto, nella chiesa del Carmine, alla presenza della superiora generale delle Oblate di Nazareth, madre Immacolata Carrozzo, di mons. Franco Semeraro, vicario episcopale per la nuova evangelizzazione, don Andrea Casarano, direttore dell’Archivio storico diocesano, Vittorio De Marco, direttore della biblioteca arcivescovile di Taranto. A moderare mons. Emanuele Ferro, direttore dell’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali. Le conclusioni sono state affidate all’arcivescovo di Taranto, mons. Filippo Santoro.

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