America Latina: il continente più pericoloso per i giornalisti. Nel 2022 in 29 sono stati assassinati, tra cui 11 in Messico e 7 ad Haiti

L’America Latina continua a essere il continente più pericoloso per i giornalisti. Il dato emerge con evidenza dal rapporto della Federazione internazionale dei giornalisti sugli operatori della comunicazione assassinati nel corso del 2022, secondo il quale sono stati uccisi nei Paesi di America Latina e Caraibi 29 giornalisti, sui 67 rilevati in tutto il mondo (in decisa crescita: un anno fa erano 47).
Venendo al dettaglio dei Paesi latinoamericani e caraibici, 11 sono i giornalisti assassinati in Messico, che si conferma così il Paese più pericoloso del mondo per chi esercita la libertà di stampa, dopo l’Ucraina (12 morti, in quello che è però un Paese in guerra); 7 ad Haiti, 4 in Colombia, 2 in Brasile e in Honduras, uno in Paraguay, Ecuador e Cile.
L’aumento delle violenze contro i giornalisti ha destato la preoccupazione della Federazione internazionale dei giornalisti, organizzazione che ha ribadito il suo appello alla comunità internazionale affinché adotti misure concrete per tutelare la sicurezza e le libertà dei giornalisti.

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