Terra Santa: mons. Pizzaballa (patriarca), “abbiamo molto da imparare dagli ortodossi sulla sinodalità”

Gerusalemme, Capi Chiese cristiane (Foto Lpj.org)

“Vi scriviamo durante la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani per confermare il nostro impegno nelle relazioni fraterne, nel desiderio di rendervi noto ciò che stiamo vivendo nelle nostre Chiese. Saremmo felici di condividere con voi quanto stiamo imparando e quanto impariamo da voi, mettendoci in ascolto della vostra saggezza e della vostra esperienza”. È quanto si legge nella lettera degli ordinari cattolici indirizzata ai capi delle Chiese cristiane in Terra Santa in merito al Sinodo indetto da Papa Francesco, “un cammino importante” anche per le Chiese cattoliche in Terra Santa. “Il Pontefice – si legge nella lettera firmata dal patriarca latino di Gerusalemme, mons. Pierbattista Pizzaballa, presidente degli ordinari cattolici – ha ripetutamente detto e scritto che i cattolici hanno molto da imparare dagli ortodossi a proposito dell’esercizio della sinodalità. Mentre ci accingiamo ad iniziare questo cammino, siamo più consapevoli che mai che noi, tutti insieme, come discepoli di Cristo in questa Terra, che è la Sua casa, siamo chiamati ad essere suoi testimoni. Ricordiamo che il suo più grande desiderio è quello che noi siamo uno (cfr. Gv 17)”. “In questo Sinodo – scrive mons. Pizzaballa che in una recente intervista al Sir aveva annunciato la lettera – siamo invitati ad ascoltare più che a parlare. Siamo in ascolto della voce del Signore, quando lo incontriamo nel cammino, della voce dello Spirito Santo come ci raggiunge attraverso le Scritture e nell’incontro con il nostro prossimo. Mettendo l’ascolto al centro del processo sinodale, desideriamo non soltanto rendervi noto questo percorso ma anche ascoltare tutto quello che voi desiderate dirci. Incoraggiamo i nostri sacerdoti a mettersi in contatto con i sacerdoti e i pastori di tutte le comunità cristiane che si trovano nelle loro zone. Siete presenti nella nostra preghiera e nel nostro impegno pastorale, mentre noi tutti ci impegniamo ad incontrare ancora una volta il Signore Risorto per essere rinnovati con una nuova effusione dello Spirito”. Nel testo si fa riferimento allo scopo del Sinodo, “rinnovare la Chiesa”, alla pandemia che “ha avuto i suoi tragici effetti sulla vita della Chiesa” e alla situazione politica che “continua a creare numerosi ostacoli alla nostra missione e alla vita dei nostri fedeli. Essi sono stanchi e spesso senza speranza poiché vedono scarso o nessun futuro per i Cristiani nella nostra regione”. “Abbiamo tutti bisogno di rinnovare le nostre energie – afferma il patriarca latino – di impegnarci nuovamente nella fede e credere che camminare con Cristo ci conduce verso un orizzonte di speranza”. La lettera riporta anche la preghiera per il Sinodo in occasione della Settimana dell’unità dei cristiani che in Terra Santa è iniziata il 22 gennaio scorso: “Padre Celeste, come i Magi viaggiarono verso Betlemme guidati dalla stella, così, con la tua luce celeste, guida la Chiesa cattolica affinché cammini insieme a tutti i cristiani durante questo periodo sinodale. Come i Magi erano uniti nella loro adorazione di Cristo, avvicinaci al tuo Figlio e avvicinaci così gli uni agli altri, in modo da renderci un segno dell’unità che desideri per la tua Chiesa e per l’intera creazione”.

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