Pnrr: Acli, “preoccupati per lo stallo. Non far prevalere lo spirito di fazione e l’incertezza dell’azione di governo”

“In un contesto così delicato ci preoccupa il cammino di realizzazione del Pnrr, in cui tanta parte dovrà avere la spesa sociale, e che non può essere messo in discussione dal prevalere dello spirito di fazione e dall’incertezza dell’azione di governo”. Così le Acli in una nota diramata al termine della Direzione nazionale che si è svolta oggi presso la sede nazionale di via G. Marcora, a Roma, e in diretta streaming. “Oggi è più che mai necessaria la stabilità del quadro politico generale e la prosecuzione dell’utile attività del Governo, pur consapevoli della legittima differenziazione fra le forze politiche e del fatto che il prossimo anno, in ogni caso, si dovrà andare ad elezioni che dovranno essere precedute da significative riforme politiche e sociali”, precisano le Acli.
Come ha precisato il presidente nella sua introduzione “non è certo compito delle Acli quello di definire le candidature per il Quirinale, ma è certo interesse comune di tutti i cittadini che il nuovo presidente della Repubblica abbia un profilo qualificato, tenendo conto del fatto, come ha dimostrato il mandato di Sergio Mattarella, che il capo dello Stato, in questo momento, è prima una figura morale che politica, ed è la consistenza etica di colei o colui che accederà alla suprema magistratura a contare, risultando dall’insieme delle sue competenze, dal suo attaccamento ai valori della Costituzione e al suo radicamento nella storia e nella cultura del nostro Paese e delle sue alleanze tradizionali, valori molto sentiti dal nostro popolo, come ha dimostrato recentemente la spontanea commozione per la scomparsa di David Sassoli”.
Il dibattito, in cui sono intervenuti molti dirigenti centrali e territoriali delle Acli, ha evidenziato le comuni preoccupazioni per la tenuta sociale, politica ed istituzionale del Paese: al centro vi è stata soprattutto la riflessione sulla fragilità del sistema economico e sociale e per il crescere delle disuguaglianze, che il Covid ha fortemente accentuato, facendo emergere debolezze inaspettate e crepe nella tenuta della coesione sociale già messa duramente alla prova dalla crisi economica di quindici anni fa.
Non è mancata una riflessione sulla complessa situazione internazionale, con particolare riferimento ai minacciati scenari bellici in Ucraina: a tale proposito le Acli chiedono che si faccia ogni sforzo per il mantenimento della pace nella giustizia. Il presidente Emiliano Manfredonia ha voluto concludere la sessione di lavoro con le parole di David Maria Turoldo, grande figura di poeta e di religioso venuto a mancare trent’anni fa di questi giorni: “Non ci saranno più né vittoriosi né vinti, ma saremo tutti sconfitti, perché, appunto, sarà la forza bruta a vincere su ogni cosa. Solo la pace è il trionfo della ragione”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Mondo