Servizio civile: Ramonda (Apg23), “integrazione bando buona notizia, ma non è semplice strutturare azioni di promozione in così poco tempo”

Ieri, 25 gennaio, in tarda serata è stato prorogata la scadenza del bando per il Servizio civile universale, fino alle ore 14 del 10 febbraio. Inoltre, sono stati aggiunti 471 progetti per circa 8.150 posti disponibili. “La ministra Fabiana Dadone accoglie le richieste degli enti e della Consulta nazionale per il servizio civile universale e utilizza i fondi residui del 2021 per integrare il bando con ulteriori posizioni, dopo i diversi appelli mossi nei mesi scorsi. La notizia – rileva la Comunità Papa Giovanni XXIII (Apg23) – è arrivata a ridosso della scadenza ufficiale, con sole due settimane di tempo per la promozione dei progetti da parte degli enti e per un approfondimento delle proposte da parte dei giovani”.
Salgono a 305 le posizioni promosse in Italia dalla Comunità Papa Giovanni XXIII, con 70 posti aggiuntivi, di cui 15 dedicati ai giovani con minori opportunità, in particolare con difficoltà economiche, bassa scolarizzazione o in situazione di fragilità.
I progetti integrati permettono di potenziare la proposta dell’associazione in Marche, Abruzzo, Umbria, Molise, Lazio, Campania, Sardegna, Rimini in Emilia Romagna e Cuneo in Piemonte, e di ampliare il ventaglio delle proposte attraverso interventi di agricoltura sociale con le Cooperative “La Fraternità” e “I Tesori della terra”, rispettivamente nei territori di Macerata e Cuneo.
“L’integrazione del bando è una notizia molto positiva perché si tratta di permettere ad almeno 64.000 giovani di vivere l’esperienza del Servizio civile”, dichiara Giovanni Paolo Ramonda. “Certo non è semplice — continua — strutturare azioni di promozione in così poco tempo, anche perché fino all’ultimo c’è stata l’incertezza rispetto a questa integrazione”.
Pochi giorni fa Cnesc e Forum Terzo Settore avevano sottolineato “una sostanziale assenza della campagna informativa che il Dipartimento è tenuto a realizzare durante il bando”, lasciando soli gli enti a promuoverlo con tutte le complessità legate anche alla pandemia.
“Auspichiamo che ci sia un serio impegno anche da parte del Dipartimento nella campagna di promozione del bando — continua Ramonda — altrimenti avremmo perso una preziosa opportunità. Quella di permettere ai nostri giovani di fare un’esperienza unica, al servizio del bene comune e della costruzione della pace”.

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