Papa Francesco: udienza, “riconoscere la voce di Dio in mezzo alle altre voci”, anche a quella del maligno

“Dentro ognuno di noi non c’è solo la voce di Dio: ci sono tante altre voci. Ad esempio, le voci delle nostre paure, le voci delle esperienze passate, le voci delle speranze; e c’è pure la voce del maligno che vuole ingannarci e confonderci”. Lo ha detto il Papa, nella catechesi dell’udienza di oggi, pronunciata in Aula Paolo VI e dedicata alla figura di San Giuseppe, uomo che sogna. “È importante  riuscire a riconoscere la voce di Dio in mezzo alle altre voci”, ha affermato Francesco: “Giuseppe dimostra di saper coltivare il silenzio necessario e, soprattutto, prendere le giuste decisioni davanti alla Parola che il Signore gli rivolge interiormente. Ci farà bene oggi riprendere i quattro sogni riportati nel Vangelo e che hanno lui come protagonista, per capire come porci davanti alla rivelazione di Dio. Il Vangelo ci racconta quattro sogni di Giuseppe”. “Il sogno simboleggia la vita spirituale di ciascuno di noi, quello spazio interiore, che ognuno è chiamato a coltivare e a custodire, dove Dio si manifesta e spesso ci parla”, ha ricordato il Papa.

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