Quirinale: Prodi a Tv2000, “Io presidente? Una sfida alla provvidenza. Non arrivo a un terzo dei voti”

“Io al Quirinale? Il prossimo anno quando si eleggerà il presidente della Repubblica avrò 83 anni: 83 + 7 fa 90. E secondo le statistiche mi sembra una sfida alla provvidenza”. Lo ha detto Romano Prodi ospite del programma ‘TGtg’ su Tv2000. “Non credo di essere una persona – ha aggiunto Prodi – che sia accettata da entrambe le parti. Non lo sono assolutamente perché ho sempre avuto una mia idea molto precisa di centrosinistra, riformista, e ho combattuto due volte con Berlusconi e il centrodestra. I conti li so fare, non arriverei neanche a un terzo dei voti”.
L’ex premier ospite di Tv2000 ha anche affrontato la questione Covid e vaccini: “All’obbligo vaccinale bisognava arrivarci subito. Poi capisco che per un politico è difficile prendere questa decisione immediatamente. La mia tesi resta la stessa, prima ci si arriva meglio è. Bisogna salvaguardare la vita di tutti. Come si è salvata la vita di tutti con la poliomielite, bisogna farlo anche con il Covid. Ma poco a poco ci si avvicina all’obbligo vaccinale, questa era la via da seguire fin dall’inizio”.
Prodi ha infine commentato le parole di Papa Francesco sui migranti durante il viaggio apostolico a Cipro e in Grecia: “L’Europa sulla migrazione si è divisa terribilmente perché è partita dal trattato di Dublino. Ora è accaduta una tragedia al Nord tra Bielorussia e Polonia. Mi auguro che i Paesi del Nord capiscano che è un problema di tutti perché dobbiamo cambiare queste regole. Dobbiamo farci carico insieme del problema dell’immigrazione. Le parole del Papa sono una spinta per una decisione politica di cui abbiamo bisogno tutti”.

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