Variante Omicron: Laurenti (Gemelli), “potenziare vaccini per impedire a varianti di emergere”. “Due settimane per valutarne virulenza”

E’ troppo presto per esprimersi sulla patogenicità della variante B.1.1.529, nota come Omicron, e sull’efficacia dei vaccini ma un fatto è certo: “Più vacciniamo, più impediamo alle varianti di prendere il sopravvento”, afferma in un’intervista al Sir Patrizia Laurenti, direttore dell’Unità di Igiene ospedaliera e responsabile del Centro di vaccinazione del Policlinico Agostino Gemelli Irccs di Roma.
Di fronte a Omicron molti si stanno chiedendo se fare la terza dose o aspettare di avere notizie più certe sull’efficacia degli attuali vaccini. “Occorre fare la dose booster a prescindere dalla diffusione di questa variante – taglia corto Laurenti -. Questo era già evidente prima che cominciassero a circolare le notizie sulla sua diffusione; è proprio il potenziamento della copertura vaccinale ad impedire alle varianti di emergere. Quanto accaduto in Sudafrica ne è la chiara dimostrazione” perché “le varianti trovano spazio” dove “la popolazione è meno protetta in termini di percentuale di copertura. Per quanto riguarda la patogenicità di Omicron l’esperta spiega: “Stando ai dati preliminari non sembra presenti un’aumentata virulenza ma è troppo presto per dirlo. Abbiamo bisogno di monitorarne la diffusione, di sequenziare i ceppi virali isolati per vedere quanto si diffonde e che esiti provoca sulla salute in termini di ricoveri, ricoveri in terapia intensiva, decessi. Per fare questo occorrono almeno un paio di settimane”.

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