Coronavirus Covid-19: Laurenti (Gemelli), “non è etico conservare vaccini in frigo e non distribuirli in Paesi del sud del mondo”

foto SIR

“I vaccini ci sono, non è etico conservarli in frigorifero nei Paesi industrializzati e non attrezzarsi per la loro distribuzione e somministrazione nei Paesi del sud del mondo”. Non usa giri di parole  Patrizia Laurenti, direttore dell’Unità di Igiene ospedaliera e responsabile del Centro di vaccinazione del Policlinico Agostino Gemelli Irccs di Roma, intervistata dal Sir sulla variante Omicron, “esplosa” in Sudafrica, dove la copertura vaccinale non supera il 24% della popolazione, ma in altri Paesi del continente è molto più bassa. Enorme, dunque, la disparità vaccinale tra Paesi occidentali e Paesi a basso reddito. “Manca la solidarietà vaccinale, un tema che mi sta molto a cuore”, prosegue Laurenti.
“Tutti questi fenomeni epidemiologici – osserva – non fanno altro che confermare l’importanza di vaccinare il mondo. Un’operazione che richiede certamente un importante sforzo organizzativo – si tratta di vaccini che vanno conservati al freddo, alcuni nei congelatori – ma questo non deve essere un ostacolo e un alibi per venir meno ad un principio fondamentale di equità e solidarietà che in questo caso coincide con il principio di tutela della salute pubblica. La variante Omicron è emersa laddove si vaccina di meno; questa è la dimostrazione di come l’epidemiologia vada di pari passo con l’etica. La variante Omicron ha più che mai rivelato come solidarietà vaccinale faccia rima con salute pubblica: non c’è salute pubblica senza solidarietà vaccinale”.

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