Cammino sinodale: Rimini, domenica Assemblea per dare il via al percorso diocesano

La Chiesa di Rimini si raccoglie in Assemblea per dare avvio a quel “percorso sinodale” aperto dalla Chiesa universale e italiana lo scorso 17 ottobre e al quale tutte le comunità cristiane sono invitate da Papa Francesco. L’appuntamento è per domenica 5 dicembre, dalle 15 alle 18 presso il Centro Tarkowskij (via Brandolino 13, Rimini). Assemblea che ha uno scopo ben preciso, come sottolineato dalla diocesi di Rimini: “Aiutarci a comprendere il significato e l’importanza del cammino sinodale per le nostre parrocchie, aggregazioni laicali, comunità religiose e chiarire cosa viene richiesto ad ogni realtà ecclesiale in questa prima fase”.
Un incontro comunitario, il cui invito è esteso ai rappresentanti di ogni realtà di Chiesa del territorio. Nello specifico, ogni parrocchia sarà rappresentata da due a cinque persone a seconda della dimensione numerica della parrocchia stessa; così come per tutte le aggregazioni laicali della diocesi, anch’esse rappresentate da due a cinque persone, in base alla dimensione. Le singole comunità religiose, invece, saranno rappresentate da uno a tre membri mentre un solo rappresentante è richiesto per la partecipazione degli Uffici pastorali. L’invito, infine, è rivolto a tutti i preti e i diaconi della comunità riminese.
“L’Assemblea del 5 dicembre – spiega don Maurizio Fabbri, vicario generale della diocesi di Rimini – sarà l’occasione per ‘partire insieme’ in questa avventura, cercando di capire meglio cosa significa ‘percorso sinodale’, fare una semplice esperienza di dialogo e offrire alcune indicazioni concrete per il lavoro nelle singole parrocchie e realtà ecclesiali. Da una parte colgo il desiderio, specie nei laici, di mettersi in gioco attratti da questa possibilità di un ‘Sinodo’ della Chiesa italiana, dall’altra percepisco in diversi, preti e laici, la fatica a cogliere questa proposta come una reale possibilità di trasformazione e di rinnovamento”.
Una prima fase di questo percorso sinodale che faccia forza soprattutto sull’ascolto dei bisogni e delle esigenze reali della comunità. “L’auspicio – conclude il vicario – è che in ogni comunità parrocchiale e gruppo ecclesiale ci si attivi per creare percorsi di ascolto reale delle persone, attraverso i cosiddetti ‘gruppi sinodali’. Ossia coinvolgere, andare a incontrare più persone possibili, tra operatori pastorali, praticanti, persone anche più ai margini della vita ecclesiale”.

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