Sant’Antonio da Padova: mons. Battaglia (Cerreto Sannita), “sarà la festa del silenzio, interiore ed esteriore”

“Non ci sarà il suono della banda a svegliarci camminando per le vie del nostro paese. Non ci saranno le bancarelle di dolci e oggetti vari ad abbellire il corso principale. Non sentiremo le urla e le risate dei nostri bambini e dei nostri ragazzi mentre si recano alle giostre. Non porteremo il nostro santo patrono in processione. Ma questo non vuol dire che non ci sarà festa”. Lo scrive il vescovo di Cerreto Sannita, mons. Domenico Battaglia, nel suo messaggio ai fedeli in occasione della festa patronale di sant’Antonio da Padova. “Sarà la festa del silenzio, interiore ed esteriore, per metterci in ascolto del Signore che continua a sussurrarci parole di amore sul cuore – aggiunge il presule -. Sarà la festa dell’attesa di poterci guardare negli occhi e stringerci in abbracci delicati. Sarà la festa della custodia dell’altro attraverso la preghiera personale. Sarà festa. Forse più vera e più sentita di tante altre feste”. Dal vescovo l’augurio che “sant’Antonio ci insegni a saper restare in ascolto e scorgere i segni della presenza di Dio anche laddove ci è più difficile vederli; soprattutto, nel volto e nella storia di chi soffre, di chi arranca, di chi fa più fatica”.
Tra i momenti di preghiera, nel rispetto delle normative anti-contagio da Covid-19, il 12 e il 13 giugno, dalle 18.30, l’esposizione della statua d’argento del santo, con la venerazione privata delle reliquie, fino alle 22.30. Il 13 giugno, nella solennità, alle 10.30, la concelebrazione eucaristica presieduta dal vescovo.

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