Ambiente: Samengo (Unicef Italia), “il cambiamento climatico è una crisi dei diritti dei bambini”

“Oggi, in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente, vogliamo ricordare che 503 milioni di bambini vivono in zone ad altissimo rischio di inondazioni a causa di eventi meteorologici estremi; 160 milioni di bambini vivono in zone con alti livelli di siccità ed entro il 2040, 1 bambino su 4 vivrà in zone di estremo stress idrico; 300 milioni di bambini respirano aria tossica, 17 milioni di loro hanno meno di 1 anno di età e 600.000 bambini sotto i cinque anni muoiono ogni anno a causa di polmonite e altri problemi respiratori”. Lo ricorda il presidente dell’Unicef Italia, Francesco Samengo. “Il cambiamento climatico rappresenta una grande minaccia che sta mettendo a rischio le vite di migliaia di bambini e le loro famiglie. Negli ultimi 10 anni, inondazioni, siccità e altri eventi meteorologici hanno causato oltre il 90% dei principali disastri naturali”, aggiunge, sottolineando che “il cambiamento climatico è una crisi dei diritti dei bambini. Solo nel 2019, 8,2 milioni di bambini sono stati sfollati a causa di disastri legati principalmente a eventi meteorologici come inondazioni e intemperie”.
Non solo: “Uragani, siccità, inondazioni, incendi sono tutte conseguenze della crisi climatica e ci riguardano tutti perché colpiscono maggiormente i bambini, minacciando la loro salute, istruzione, protezione e sopravvivenza. I bambini sono i principali protagonisti della risposta al cambiamento climatico”. Samengo conclude: “È nostra responsabilità agire in modo coordinato e congiunto con governi, istituzioni, società civile, singoli cittadini per trovare soluzioni che possono fare la differenza, come ridurre la vulnerabilità ai disastri, migliorare la gestione delle risorse idriche e garantire che lo sviluppo economico non avvenga a scapito della sostenibilità ambientale”.

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