Ambiente: Fatarella (Save the Children), “bambini e adolescenti hanno diritto a un pianeta vivibile per gli anni futuri”

Dal 2010 al 2017 si calcola che oltre 193 milioni di persone, nel mondo, siano diventate sfollati o profughi ambientali e nel solo 2018 40 milioni di persone sono state costrette a fuggire dalle proprie case a causa di confitti e disastri ambientali. Lo ricorda, oggi, Save the Children, in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente. “I bambini e gli adolescenti, in Italia come in tutto il mondo, hanno semplicemente diritto a un pianeta vivibile per gli anni futuri e, a gran voce, stanno chiedendo al mondo e ai governi di cambiare finalmente rotta, come dimostra anche l’iniziativa ‘Change the future” promossa dai ragazzi e dalle ragazze di SottoSopra, il Movimento Giovani per Save the Children. E in questo contesto il nostro Paese, che nel 2021 avrà la presidenza del G20 ed ospiterà alcuni eventi preparatori della Cop 26, tra cui uno dedicato ai giovani, potrà giocare un ruolo di primo piano per far sì che i temi della sostenibilità ambientale e sociale e della lotta ai cambiamenti climatici, diventino una priorità assoluta”, sostiene Daniela Fatarella, direttrice generale di Save the Children.
Nel nostro Paese, evidenzia l’organizzazione, più di 6 milioni di abitanti risiedono in zone ad elevato o medio rischio di alluvioni e 1,2 milioni in zone a rischio elevato o molto elevato di frane. Rischi ai quali va ad aggiungersi anche quello sismico: su un totale di poco più di 40mila edifici censiti dall’anagrafe dell’edilizia scolastica, 7mila sono considerati “vetusti”, oltre 15mila sono privi di collaudo statico e oltre 21mila non hanno il certificato di agibilità. Scuole che in alcuni casi rappresentano un luogo a rischio per i minori anche nell’ottica dell’inquinamento. Nelle aree urbanizzate del Paese, il 6% degli edifici scolastici si trova vicino a fonti inquinanti, con prevalenza al centro-nord e picchi che superano l’11% nelle province di La Spezia, Modena e Milano.
“Siamo oggi a un bivio – conclude Fatarella -: la crisi sanitaria può indurre un vero cambiamento che garantisca la sostenibilità ambientale e sociale, anche grazie agli ingenti investimenti previsti in sede europea per il Green Deal, dalla programmazione del bilancio pluriennale 2021-2027 e dal Piano Next Generation Eu. Oggi più che mai è necessario che il nostro Paese colga l’opportunità di queste risorse e metta in campo azioni in tale direzione: dalla riconversione di siti industriali inquinanti, alla rigenerazione di spazi pubblici abbandonati da destinare ad attività educative e culturali per bambine e bambini, alla ristrutturazione in chiave ecologica delle scuole”.

 

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