Commercio al dettaglio: Istat, ad aprile vendite ancora in calo per il lockdown. Boom per l’e-commerce

Ad aprile 2020 si stima, per le vendite al dettaglio, una diminuzione rispetto a marzo del 10,5% in valore e dell’11,4% in volume. Lo comunica oggi l’Istat diffondendo i dati relativi al “Commercio al dettaglio” per il mese di aprile 2020. Come per lo scorso mese, l’Istituto di statistica segnala che “a determinare il forte calo sono le vendite dei beni non alimentari, che diminuiscono del 24,0% in valore e del 24,5% in volume, mentre quelle dei beni alimentari aumentano in valore (+0,6%) e sono in diminuzione in volume (-0,4%)”. Nel trimestre febbraio-aprile 2020, le vendite al dettaglio registrano un calo del 15,8% in valore e del 16,6% in volume rispetto al trimestre precedente. Diminuiscono le vendite dei beni non alimentari (-29,9% in valore e -30,1% in volume), mentre le vendite dei beni alimentari mostrano variazioni positive (rispettivamente +3,1% in valore e +2,4% in volume). Per quanto riguarda i beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali negative per tutti i gruppi di prodotti. Le diminuzioni maggiori riguardano calzature, articoli in cuoio e da viaggio (-90,6%), mobili, articoli tessili e arredamento (-83,6%), Abbigliamento e pellicceria (-83,4%) e giochi, giocattoli, sport e campeggio (-82,5%), mentre il calo minore si registra per i prodotti farmaceutici (-3,5%).
Rispetto ad aprile 2019, il valore delle vendite al dettaglio diminuisce del 16,4% per la grande distribuzione e del 37,1% per le imprese operanti su piccole superfici. Le vendite al di fuori dei negozi calano del 45,2% mentre è in deciso aumento il commercio elettronico (+27,1%). “Ad aprile si osserva un’ulteriore diminuzione congiunturale delle vendite di beni non alimentari (-24,0%) dovuta alla chiusura di molte attività per l’intero mese a causa dell’emergenza sanitaria Covid-19 – spiega l’Istat -. Su base annua le vendite del comparto alimentare crescono sia nella grande distribuzione (+6,9%), sia nelle imprese operanti su piccole superfici (+11,2%), mentre le vendite dei beni non alimentari diminuiscono in misura consistente (rispettivamente -62,2% e -51,5%). Nella grande distribuzione cresce il divario tra gli esercizi specializzati  (-76,8%), maggiormente colpiti dalla chiusura imposta dalle misure di isolamento, e gli esercizi non specializzati (-1,5%), che sono rimasti per lo più aperti. Il commercio elettronico, unica forma di vendita in crescita, mostra un’accelerazione”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Chiesa