
“In questo anno giubilare la via lauretana costituisce una grande opportunità per i territori del cratere sismico. Si tratta di una esperienza di recupero di senso della vita, di gioia dell’incontro tra le persone, di conoscenza delle cose buone e belle che solo qui si possono sperimentare. Ciò che è unico e speciale avrà sempre un futuro”. Lo ha detto mons. Nazzareno Marconi, vescovo di Macerata e presidente della Conferenza episcopale marchigiana, durante la presentazione, ieri a Roma, della Via Lauretana, il cammino mariano più antico del mondo, che unisce Roma al santuario della Santa Casa di Loreto, passando attraverso Lazio, Umbria e Marche. Proprio alla Via Lauretana è stato destinato un finanziamento di 9 milioni di euro per il tratto, lungo 150 chilometri, che va da Assisi a Loreto. Risorse che fanno parte dei complessivi 47 milioni dedicati allo sviluppo dei cammini nell’Appennino centrale e, in particolare, di quelli ricadenti nei territori feriti dal sisma del 2016. Il giubileo, ha ricordato il vescovo, “per i nostri territori è una grande occasione che non vogliamo perdere per ripartire davvero, e tanti bei segni ci sono già. A cominciare dai 70.000 pellegrini della Macerata-Loreto, che percorrendo nella notte del 14 giugno, l’ultima tappa della Lauretana, saranno i testimoni di questa bella esperienza. In luglio i giovani delle Marche percorreranno la via da Loreto verso Roma per partecipare al Giubileo dei giovani. E durante l’estate sono già prenotati gruppi per più di 2000 pellegrini totali che faranno a piedi il percorso marchigiano”. Per il commissario alla Ricostruzione post sisma, Guido Castelli, “lo sviluppo e la valorizzazione del turismo ‘lento’ è uno degli strumenti più rilevanti sui quali possiamo contare per dare slancio alla riparazione economica e sociale del cratere sisma. Questi territori che hanno una antichissima, naturale, vocazione verso i cammini e, in particolare, quelli a carattere religioso. Percorsi che in molti casi sono stati curati, con ottimi risultati, attraverso iniziative di volontariato e di associazionismo che, adesso, vogliamo mettere a regime per svilupparne le potenzialità attraverso un approccio strategico. Di questa strategia la Via Lauretana è uno dei principali protagonisti”. “Un cammino – ha concluso Castelli – la cui importanza oggi è accresciuta dal fatto che si tratta di uno dei cammini riconosciuti nell’ambito del Giubileo 2025. Si tratta, dunque, di un patrimonio che vogliamo far conoscere e percorrere da un numero sempre maggiore di pellegrini e visitatori e, a questo scopo, è indispensabile realizzare opere di miglioria lungo il percorso”.