Dall’inizio della primavera si sono abbattuti sull’Italia ben cinque eventi estremi al giorno, tra nubifragi, grandinate e tornado, con ripercussioni per il settore agricolo, anche per l’alternarsi di sbalzi termici che interessano le colture del periodo. Ad affermarlo è Coldiretti a seguito di un’analisi su dati Eswd, con la nuova ondata di maltempo che ha colpito diverse Regioni italiane, con allerte gialle e le previsioni di altri sette giorni di instabilità e temperature basse prima dell’arrivo del caldo. “Si conferma dunque il peso dei cambiamenti climatici per l’agricoltura italiana. Un caso simbolo sono le ciliegie pugliesi, con la produzione che in alcune aree è stata letteralmente azzerata dalle gelate fuori stagione. Ma l’alternanza di caldo e freddo e le piogge abbondanti – continua Coldiretti – hanno limitato anche il ‘raccolto’ di miele su tutto il territorio nazionale, mentre la grandine ha colpito a macchia di leopardo danneggiando grano, orzo, vigneti e frutta. Senza dimenticare la siccità che rappresenta una minaccia ormai sistemica per le campagne del Sud”. Proprio in tale ottica la Coldiretti rilancia la proposta di un piano invasi con sistemi di pompaggio, che “consentirebbe di garantire acqua tutto l’anno ma anche di limitare l’impatto sul terreno di piogge e acquazzoni sempre più violenti che accentuano la tendenza allo scorrimento dell’acqua nei canali asciutti”.