Laudato si’: Rio de Janeiro, iniziato ieri un incontro con oltre 200 rappresentanti di Università. Card. Tolentino de Mendonça, “laboratorio di comunione e futuro”

(Foto Cnbb)

“Fin dall’inizio le Università cattoliche hanno accolto con entusiasmo il messaggio della Laudato si’, che ha dato vita a tanti progetti di ricerca, a tanta creatività e, soprattutto, a una nuova consapevolezza ecclesiale”. Lo ha affermato il card. José Tolentino de Mendonça, prefetto del Dicastero per la cultura e l’educazione, nel videomessaggio inviato a coloro che stanno partecipando, nella Pontificia Università Cattolica di Rio de Janeiro, al II Incontro sinodale dei rettori universitari per la cura della casa comune. All’evento partecipano, fino al 24 maggio, oltre duecento rappresentanti del mondo accademico pubblico e privato, di Stati Uniti, America Latina, Spagna e Portogallo. L’evento è organizzato dalla Rete universitaria per la cura della Casa comune (Ruc), con il sostegno e la collaborazione della Pontificia Commissione per l’America Latina (Cal), presieduta, fino a qualche settimana fa, dal card. Robert Francis Prevost, ora Papa Leone XIV. Il porporato vede la Laudato si’ come un fattore di trasformazione della mentalità, offre al mondo “questa consapevolezza che non siamo soli, che abbiamo bisogno gli uni degli altri, che tutto è interconnesso e che dobbiamo metterci in gioco, allo stesso tempo, nelle sfide della casa comune e nelle sfide della fraternità”. Tolentino de Mendonça ha proseguito affermando che, “in vista della Cop30 e in questo cammino giubilare di costruzione di ponti, come dice Papa Leone XIV, è insieme che possiamo davvero fare delle nostre Università e delle nostre reti universitarie dei laboratori di comunione e di futuro”.
Si è, quindi, svolta la tavola rotonda “La strada da percorrere: da Río a Belém”, incentrata sull’urgenza di ripensare i modelli di sviluppo, recuperare le voci delle periferie e articolare un impatto efficace sull’agenda climatica globale da parte del Sud. Mauricio López, direttore del Programma universitario amazzonico (Puam) e vicepresidente della Conferenza ecclesiale dell’Amazzonia (Ceama), ha affermato: “Per i credenti, Belém significa la periferia. Significa stare in mezzo alle grida concrete per farne parte”. Un riferimento all’agenda della prossima Cop30, che si terrà nella città brasiliana di Belém.

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