
Un momento di grande significato ha segnato la giornata di ieri al Presidio ospedaliero “S. Giovanni di Dio e Sant’Isidoro” di Giarre, dove è stata inaugurata e benedetta la nuova cappella interna alla struttura. A presiedere il rito, si legge in un comunicato diffuso oggi, il vescovo di Acireale Antonino Raspanti che ha sottolineato il valore di questo luogo come spazio di conforto, riflessione e preghiera: “San Paolo, da persecutore a perseguitato, dopo l’incontro con Gesù diventa annunciatore del Vangelo. La sua vita ci insegna che il coraggio e la passione nascono dal cuore quando si incontra davvero Cristo. Così anche i medici, gli infermieri, gli operatori sanitari e i volontari, in virtù del loro Battesimo, sono chiamati a collaborare con Dio. Il loro è un servizio alla persona nella sua interezza, corpo e spirito, soprattutto nei momenti di maggiore fragilità e vulnerabilità”. “Quando l’amore e la professionalità si uniscono – ha osservato ancora il presule –, diventano una vera testimonianza del Risorto. Anche oggi si è missionari, come il buon samaritano, accostandosi con compassione alle ferite della vita”.
Al termine della cerimonia, il direttore medico Mario Risalvato, ha detto: “Ringrazio il vescovo Raspanti per la sua presenza e per le parole di speranza che ha voluto donarci. La cappella rappresenta per noi un luogo essenziale, non solo per la dimensione spirituale dei degenti e dei familiari, ma anche per tutti coloro che lavorano ogni giorno con dedizione in questa struttura. In un ospedale, la cura dell’anima è tanto importante quanto quella del corpo”.
La nuova cappella sarà ora a disposizione dei pazienti, dei loro cari e del personale, come luogo di raccoglimento e consolazione, segno concreto di una sanità che si prende cura della persona nella sua totalità.