Perù: mons. Cabrejos (presidente vescovi) al Vertice minerario Perumín, “riconoscere la responsabilità sociale e la tutela del creato”

(Foto Conferenza episcopale peruviana)

Promuovere pratiche responsabili che mirino alla cura della persona umana, utilizzando in modo appropriato le risorse naturali, rispondendo a impegni chiari basati sulla responsabilità sociale e sull’opzione preferenziale per i poveri. Questi i punti principali dell’appello lanciato da mons. Miguel Cabrejos, arcivescovo di Trujillo, presidente della Conferenza episcopale peruviana e del Consiglio episcopale latinoamericano (Celam) durante il suo intervento alla 35ª edizione del Vertice minerario Perumín, in corso di svolgimento ad Arequipa. L’arcivescovo ha messo in evidenza la validità dei principi della dottrina sociale della Chiesa e degli insegnamenti degli ultimi Papi, a partire da valori come la dignità della persona umana, il bene comune, la destinazione universale dei beni. Temi a cui si aggiunge l’urgente e necessaria custodia del creato. Il presidente dell’episcopato peruviano ha ricordato che il sovrasfruttamento delle risorse naturali ha effetti dannosi sulla salute delle popolazioni dei centri minerari e dei gruppi di popolazione che vivono al di fuori delle aree minerarie, subendo spesso gli effetti negativi sull’ambiente che si possono generare per questa attività. In Perù, ha ricordato l’arcivescovo, la posta in gioco è molto alta, essendo uno dei principali produttori di oro, argento, zinco e molibdeno in America Latina. Oltre alla crescente produzione di rame e altri minerali, tanto che si può affermare che il bilancio nazionale dipende in gran parte dagli investimenti minerari e petroliferi: secondo i dati, essi contribuiscono per oltre il 10% al pil. “La dottrina sociale della Chiesa propone il principio della precauzione e della previdenza nella sollecitudine per il bene comune, privilegiando la salute delle persone e della terra alla massimizzazione dei profitti”, ha ricordato. Motivo per cui l’arcivescovo ha insistito sul fatto che l’industria mineraria ha una grande responsabilità per lo sviluppo del Paese inteso come progresso culturale, sociale ed economico. Uno sviluppo globale della persona che comprenda la sua qualità di vita, cioè il buen vivir (buon vivere).

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