Disparità di genere: Acli, nel 2021 le richieste per il reddito di cittadinanza sono state per il 57,5% femminili

Durante la pandemia, le donne hanno patito gli effetti più duri della crisi. È quanto emerge dalla ricerca realizzata dall’Istituto di Ricerca Iref-Acli sulla disparità di genere e salariale, presentata oggi in anteprima durante il 54° Incontro nazionale di Studi delle Acli che si sta svolgendo presso la Cittadella Pro Civitate ad Assisi. La ricerca ha beneficiato della possibilità di accedere alle banche dati del Caf Acli e del Patronato Acli, che ogni anno incontrano centinaia di migliaia di persone, garantendo loro servizi fondamentali. Nel 2021, presso il Patronato Acli le pratiche aperte per il reddito di cittadinanza sono state per il 57,5% femminili, 54% quelle per il reddito di emergenza. Un ulteriore indicatore di fragilità delle donne nel mercato del lavoro è rappresentato dalle pratiche per la Naspi, che sono state per il 61,3% femminili nel 2021.

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