Annessione regioni ucraine: i 27 Ue condannano con una sola voce, “la Russia sta mettendo a rischio la sicurezza globale”.

“Respingiamo fermamente e condanniamo inequivocabilmente l’annessione illegale da parte della Russia delle regioni ucraine di Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson”. Mentre al Cremlino Vladimir Putin guidava la cerimonia per l’annessione delle quattro regioni ucraine, Bruxelles diffondeva una “dichiarazione dei membri del Consiglio europeo”: con questa “annessione illegale” che l’Ue e i suoi stati membri non riconosceranno mai, si legge, “la Russia sta mettendo a rischio la sicurezza globale”. I referendum illegali sono “pretesto per una ulteriore violazione dell’indipendenza, della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina”. “Tali decisioni sono nulle e non possono produrre alcun effetto giuridico di sorta”, si legge ancora in un testo che ribadisce la posizione dell’Ue “risolutamente con l’Ucraina e il suo popolo”. Le minacce nucleari, la mobilitazione militare, l’annessione “non scuoteranno la nostra determinazione”, per cui da un lato si aumenterà la pressione sulla Russia e dall’altra si fornirà all’Ucraina “un forte sostegno economico, militare, sociale e finanziario per tutto il tempo necessario”. A sostegno della dichiarazione, pubblicata dal presidente del Consiglio europeo Charles Michel, anche la presidente von der Leyen e l’alto rappresentante Josep Borrell. In un video, la presidente del parlamento europeo Roberta Metsola, dichiara che “ora più che mai è il tempo di restare uniti al fianco dell’Ucraina contro l’aggressore.

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