Ritorno in classe: mons. Parisi (Lamezia Terme), “costruire un contesto educativo realmente inclusivo, accogliente e cooperativo, anziché elitario, divisivo e competitivo”

“È il tempo di consegnare a voi una bussola anziché una mappa da viaggio!”. Lo scrive il vescovo di Lamezia Terme, mons. Serafino Parisi, nel suo messaggio agli studenti per l’inizio del nuovo anno scolastico. “Consegnare una bussola a voi giovani significa darvi non solo un programma da svolgere, ma soprattutto un metodo di studio unito a un crescente senso critico, a un’abitudine all’esercizio di un’intelligenza vivida, pronta a leggere la realtà, a interpretarla, a risponderle, a interagire con essa – aggiunge –. Per non soccombere sotto i suoi strali, per ‘continuare a vivere’, nonostante tutto, oltre tutto, attraversando tutto. Si comprende, dunque, che non è permesso più a nessuno ‘vivacchiare’, tutt’altro! Mai come ora, aggiungerei. È necessario vivere in pienezza, responsabilmente e così contribuire a migliorare quella stessa realtà che a volte vi/ci spaventa e nella quale, tuttavia, abitiamo”.
Sottolineando l’esigenza di “assicurare a tutti un’eguale educazione e pari opportunità”, il presule ribadisce l’importanza di “una visione della vita adeguata anche alle esigenze e alle capacità di coloro che in un preciso momento storico ricoprono il ruolo dei più fragili”. “Il nostro passo dovrebbe muoversi al ritmo del respiro stanco ed esausto del più debole. Ripartire dagli ultimi, proprio nelle scuole, non è solo segno di civiltà, ma è soprattutto l’occasione per offrire quel ‘sostegno’ di cui tutti abbiamo bisogno, e non solo le persone con disabilità”. E ancora: “Dovremmo essere umani, anche per non passare alla storia – nonostante i PEI e i PDP, nonostante gli strumenti compensativi e le misure dispensative – come i barbari del terzo millennio”. L’auspicio è di “Insegnare e praticare umanità” in “un contesto educativo realmente inclusivo, accogliente e cooperativo, anziché elitario, divisivo e competitivo”. “Questo è il nostro compito da adulti, liberi, responsabili, interessati al bene integrale della persona umana e desiderosi di far emergere da ogni uomo la potenza inattaccabile della sua dignità insieme al caleidoscopio delle sue competenze, passioni e qualità”.

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