Coronavirus Covid-19: Fiaso, ricoveri giù del 23,1%, il calo più alto delle ultime sei settimane. Bambini ricoverati -27%

Prosegue ancora la discesa dei ricoveri Covid. In una settimana il numero dei pazienti ospedalizzati si è ridotto ulteriormente del 23,1% raggiungendo il calo più alto registrato nelle ultime settimane. Si tratta, infatti, della sesta rilevazione consecutiva con il segno meno: in corsia i ricoverati continuano a diminuire da inizio agosto. È il dato che emerge dal report del 13 settembre degli ospedali sentinella aderenti alla rete di Fiaso.
A diminuire nell’ultima settimana sono stati soprattutto i pazienti nei reparti ordinari (-24,7%) mentre nelle terapie intensive c’è stato un incremento di 3 pazienti, un’oscillazione che, a fronte di numeri ormai così bassi, è poco significativa nell’analisi della curva dei ricoveri.
La discesa questa settimana riguarda in maniera pressoché equivalente sia i ricoveri per Covid sia quelli con Covid. Attualmente la percentuale dei pazienti in ospedale per sintomatologia respiratoria è del 53% mentre la restante parte del 47% è composta da pazienti in cura per altre patologie e trovati incidentalmente positivi al tampone pre-ricovero.
La curva dei pazienti per Covid e con Covid analizzata da gennaio a oggi evidenzia negli ultimi mesi una sostanziale parità tra coloro che hanno sviluppato patologie respiratorie e polmonari tipiche della malattia da Covid e coloro che hanno solo contratto l’infezione del virus Sars-Cov-2 ma necessitano di assistenza sanitaria a causa di altre malattie.
Segnali positivi arrivano anche dai ricoveri pediatrici. In una settimana il numero di pazienti negli ospedali pediatrici e nei reparti di pediatria della rete sentinella Fiaso si è ridotto del 27%. Il 53% dei minori ospedalizzati a causa del virus Sars-Cov-2 ha tra 0 e 4 anni.
“Da più di sei settimane negli ospedali diminuisce il numero dei pazienti, un trend iniziato a fine luglio e proseguito per tutto agosto – osserva il presidente di Fiaso, Giovanni Migliore -. L’arrivo dei vaccini bivalenti potrà dare ora un ulteriore contributo nella lotta al virus, occorre dunque ripartire con vigore con la campagna vaccinale destinata ai soggetti più fragili: a ricevere la quarta dose, infatti, finora è stato solo il 29% della popolazione target. Alla vigilia dell’autunno è opportuno proteggere soprattutto gli immunocompromessi e gli anziani, i dati delle terapie intensive analizzati in questi mesi dove quasi il 100% dei ricoverati è composto da pazienti affetti da altre patologie e con un’età media di 70 anni, del resto, hanno confermato come si tratti di soggetti più a rischio di sviluppare complicanze legate all’infezione del virus”.

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