Parlamento Ue: sostegno al risparmio energetico e incremento delle rinnovabili

La sessione plenaria del Parlamento Ue, in corso a Strasburgo, ha approvato oggi la revisione della direttiva sulle energie rinnovabili per aumentare al 45% (dal 32% attualmente previsto) la quota di rinnovabili nel consumo finale di energia dell’Ue entro il 2030, obiettivo sostenuto anche dalla Commissione nell’ambito del pacchetto “RepowerEu”. I deputati e la Presidenza ceca del Consiglio avvieranno ora i negoziati sulle proposte legislative. I ministri Ue hanno adottato la loro posizione nel giugno scorso. “Solo l’espansione dell’energia rinnovabile significa vera indipendenza”, ha dichiarato il relatore per le energie rinnovabili, il tedesco Markus Pieper. “Sosteniamo con forza l’aumento dell’obiettivo del 45% per il 2030. Confermiamo la necessità di una maggiore cooperazione transfrontaliera per espandere la diffusione delle energie rinnovabili e chiediamo una strategia di importazione diversificata per l’idrogeno”.
La legge definisce anche obiettivi per il settore dei trasporti e il teleriscaldamento e raffreddamento degli edifici. Nel settore dei trasporti, l’impiego delle energie rinnovabili dovrebbe portare a una riduzione del 16% delle emissioni di gas serra, grazie all’utilizzo di quote più elevate di biocarburanti avanzati e di carburanti rinnovabili di origine non biologica, come l’idrogeno. L’industria sarebbe chiamata a incrementare l’uso delle rinnovabili dell’1,9% all’anno e le reti di teleriscaldamento del 2,3%. Ogni Paese Ue dovrà sviluppare due progetti transfrontalieri per l’espansione dell’elettricità verde. I Paesi con un consumo annuo di elettricità superiore a 100 TWh dovranno svilupparne un terzo entro il 2030.
Il testo legislativo è stato approvato con 418 voti favorevoli, 109 contrari e 111 astensioni. In una votazione separata, i deputati hanno sostenuto la revisione della direttiva sull’efficienza energetica, legge che fissa gli obiettivi di risparmio energetico nel consumo di energia primaria e finale nell’Ue. Nel testo, si chiede ai Paesi membri di garantire collettivamente, entro il 2030, una riduzione del consumo di energia finale di almeno il 40% e di almeno il 42,5% del consumo di energia primaria, rispetto ai dati del 2007.
Il testo legislativo è stato approvato con 469 voti favorevoli, 93 contrari e 82 astensioni.

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