Eurostat: “Demografia dell’Europa”, dati sulla popolazione. Ue sempre più anziana. Italia maglia nera per matrimoni

La popolazione dell’Ue è cresciuta costantemente dal 2000 al 2019, soprattutto a causa della migrazione. Poi c’è stato un calo: da 447,3 milioni del 1° gennaio 2020 la popolazione è scesa a 447 milioni al 1° gennaio 2021. È una delle informazioni contenute in “Demografia dell’Europa”, pubblicazione interattiva che l’ufficio di statistica dell’Ue, Eurostat, pubblica oggi in vista della giornata mondiale della popolazione che si celebra l’11 luglio. Rispetto alla “struttura” demografica dell’Europa si legge poi che la popolazione sta invecchiando: gli ultraottantenni che nel 2001 erano il 3,4% della popolazione, nel 2020 sono diventati il 5,9% nel 2020. Tra i cambiamenti anche l’aumento dell’età media delle madri al primo figlio: da 28,8 anni nel 2013 a 29,4 anni nel 2019. Tra le schede, una dedicata al numero dei decessi, che nel 2020 sono stati 550mila in più della media delle morti tra il 2016 e il 2019. C’è poi una parte dedicata alla “diversità demografica” (immigrazione, mobilità, differenze tra aree urbane e rurali) e una che parla di matrimoni e divorzi: oscillante l’andamento di entrambe. Rispetto ai matrimoni un dato interessante: nel 2019 la media europea è stata di 4,3 matrimoni su 1000 abitanti, e l’Italia si è assegnata l’ultimo posto della classifica, guidata da Cipro con 8,9 matrimoni su 1.000 abitanti; in Italia solo 1,3 su 1.000 i matrimoni avvenuti. I divorzi nello stesso anno a livello europeo sono stati 1,8 su 1.000 abitanti. A lasciarsi con più frequenza i lettoni, lituani e lussemburghesi (3,1 su 1.000); i più restii a farlo irlandesi e maltesi (0,7 su 1.000); gli italiani quasi nella media, con 1,4 divorzi ogni 1.000 abitanti.

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