Ddl zan: card. Bassetti: “nessuna ingerenza indebita” e niente “pressioni”. “La Santa Sede e la Chiesa italiana hanno la stessa opinione”

“Nessuno e neppure la Santa Sede ha mai messo in discussione la laicità dello Stato. Il termine ‘ingerenza’ è errato, così come lo è ‘indebita’”. A precisarlo è il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, nell’intervista rilasciata a “La Repubblica” sul ddl Zan, su cui il Senato voterà il 13 luglio. Il cardinale prende a prestito le parole del cardinale Parolin: “Il rilievo della Santa Sede si pone sulle possibili interpretazioni del testo, con conseguenze paradossali”. “In assenza di precisazioni, nel normale svolgimento delle funzioni evangelizzatrici proprie della Chiesa che è in Italia, parte della Chiesa universale, si corre il rischio di rendere punibili arbitrariamente affermazioni di antropologia fondata, tra l’altro, su una fede condivisa da milioni di credenti”, spiega il presidente della Cei, che ricorda: “È una prassi diplomatica scambiarsi Note verbali. La Santa Sede ha fatto notare, con toni pacati, alcuni punti. La vera domanda è un’altra: come mai un documento riservato è stato inviato ai giornali per la pubblicazione?”. Interpellato in merito al rapporto tra le perplessità espresse della Cei e la Nota verbale della Segreteria di Stato, Bassetti precisa: “Si tratta di profili differenti che s’integrano perfettamente: un’azione non esclude l’altra. Anche in questo caso il cardinale Parolin è stato esplicito nell’affermare la piena continuità di vedute e di azione con la Cei, ogni supposizione alternativa è priva di fondamento”. “La Conferenza episcopale italiana, già da un anno, ha formulato pubblicamente le proprie preoccupazioni sul testo, di ampia portata, circa ad esempio la vaghezza del dettato normativo o la pericolosità dei reati di opinione”, sottolinea Bassetti: “Esse sono state ampiamente condivise anche da associazioni, movimenti, intellettuali e politici di diverso orientamento culturale. Il rilievo della Santa Sede, espresso in via riservata, è diverso sia per la modalità sia per il contenuto”. Quanto a presunte “pressioni dei vescovi italiani” per un’azione più incisiva, Bassetti commenta: “Sono ricostruzioni tendenziose e architettate ad arte per generare contrapposizioni. Non c’è stato alcun cortocircuito interno vaticano, né tanto meno tra la Santa Sede e la Cei. Tutt’altro: è evidente che la Santa Sede e i vescovi italiani hanno la stessa opinione su questo ddl. Entrambe le istituzioni sono intervenute nel merito e con modalità che sono loro proprie”.

 

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