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Ccee-Fafce: memorandum d’intesa. Bassi, “di fronte alla pandemia della solitudine, chiamati a testimoniare la gioia della famiglia”

Vincenzo Bassi, presidente Fafce

Commentando la firma del memorandum d’intesa tra Ccee e Fafce, avvenuta oggi, il presidente della Federazione delle associazioni familiari cattoliche in Europa, Vincenzo Bassi, afferma: “Come sottolineato da Papa Francesco agli Stati generali per la natalità, il 14 maggio scorso, l’Europa ormai ‘sta diventando il vecchio Continente non più per la sua gloriosa storia, ma per la sua età avanzata’. Di fronte alla pandemia della solitudine, noi siamo chiamati ad essere testimoni della gioiosa responsabilità delle famiglie e a sviluppare ovunque reti di famiglie. Per questo ci mettiamo al servizio della Chiesa che è in Europa e delle nostre comunità, famiglie di famiglie”. La missione della Fafce, dal suo canto, è duplice: “Se da un lato essa rappresenta le famiglie a livello europeo, come protagoniste della vita pubblica con la loro specifica ‘responsabilità di trasformare la società’ (Giovanni Paolo II, esortazione apostolica Familiaris Consortio, 1981, n. 44), essa ha anche il compito d’ispirare le associazioni familiari e promuovere reti di famiglie, in uno spirito di collaborazione con la Chiesa cattolica nei diversi Paesi e con la Sede apostolica”. In questo spirito si realizza questa cooperazione con il Ccee. Come definito dal memorandum d’intesa, la Fafce partecipa agli incontri della Commissione per la famiglia e la vita del Ccee, “per fornire la sua esperienza e il suo sostegno”. La Fafce porta altresì il suo concorso ad altri organismi della Chiesa cattolica in Europa; fra essi la Comece. Tale memorandum è stato adottato ad experimentum e sarà oggetto di valutazione congiunta dopo tre anni.

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