Polonia: plenaria dei vescovi l’11-12 giugno a Kalwaria Zebrzydowska e a Cracovia. Fra i temi pastorale familiare e beatificazione card. Wyszynski

“Le celebrazioni del 100° anniversario dell’affidamento della Polonia al Cuore santissimo del Signore Gesù saranno il tema principale della plenaria dell’episcopato”, ha affermato il segretario generale dei vescovi polacchi mons. Artur Miziński anticipando la sessione dell’11-12 giugno prevista a Kalwaria Zebrzydowska e a Cracovia. La celebrazione del venerdì pomeriggio, presso la basilica del Cuore santissimo del Signore Gesù a Cracovia, sarà il momento centrale dell’incontro. Il nuovo Atto di affidamento del Paese pronunciato durante la liturgia verrà ripetuto in contemporanea in tutte le chiese parrocchiali della Polonia. Il presule ha anche detto che tra le tematiche della 389ma plenaria, oltre alle questioni di attualità più pressanti, molto spazio sarà dedicato alla beatificazione del card. Stefan Wyszyński (1901-1981) e della madre Elżbieta Róża Czacka (1876-1961), fondatrice della Congregazione delle suore francescane serve della Croce che si dedica in maniera particolare a favore delle persone ipovedenti. I vescovi discuteranno inoltre della prossima visita ad limina prevista per il 4 ottobre, nonché del documento sulla formazione dei presbiteri già approvato dalla Congregazione per il Clero.
Il tema della famiglia e della pastorale familiare, trattato in occasione dell’Anno della famiglia Amoris Laetitia, sarà approfondito alla luce della recente richiesta formulata dalla Commissione per l’educazione cattolica della Conferenza episcopale polacca, concernente l’introduzione nelle scuole della religione o dell’etica come materie obbligatorie. Il ministro dell’educazione polacco Przemysław Czarnek di recente si è pronunciato più volte circa la necessità di “educare le giovani generazioni nello spirito di valori cristiani” anticipando, fra gli altri, l’inserimento nel canone delle letture scolastiche delle opere di Giovanni Paolo II, per “meglio difendere la cristianità” contro “una democrazia senza valori che facilmente si trasforma in totalitarismo”.

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