Coronavirus Covid-19: Istat-Iss, da marzo 2021 effetti positivi delle vaccinazioni. Diminuzione decessi dovuta a crollo mortalità tra gli over80

Da marzo 2021 si cominciano ad osservare gli effetti positivi della campagna vaccinale che ha prioritariamente puntato a proteggere la popolazione più fragile. Se da un lato l’eccesso di decessi di marzo 2021, rispetto al dato medio dello stesso mese del periodo 2015-2019, continua ad essere attribuibile per quasi il 90% ai morti di 65 anni e più, d’altro canto rispetto al picco di decessi di marzo 2020 il calo più importante si deve soprattutto alla classe over 80; il crollo dei decessi di questa classe di età rispetto a marzo 2020 spiega il 70% della diminuzione dei decessi totali osservata tra marzo 2021 e marzo 2020; un altro 26% è dovuto alla minore mortalità della classe 65-79 anni. È quanto si legge nel sesto Rapporto sull’“Impatto dell’epidemia Covid-19 sulla mortalità totale della popolazione residente” diffuso oggi da Istituto nazionale di statistica (Istat) e Istituto superiore di sanità (Iss).
Stando ai dati diffusi, alla data del 7 giugno 2021 in Italia sono state somministrate 38.178.684 dosi di vaccino per la prevenzione dell’infezione da Sars-CoV-2, con un totale di 13.028.350 di persone che hanno ricevuto il ciclo completo (24,01% della popolazione over 12 anni). Per quanto riguarda i decessi, è stata osservata una riduzione del rischio di circa il 95% a partire dalla settima settimana dopo la somministrazione della prima dose di vaccino.

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