Papa Francesco: a associazione Lazare, “coabitazione solidale” è prendersi cura dei “feriti e piegati dai pesi della vita”

“È sempre una gioia vedere che anche oggi molte persone, piene di fede, di buona volontà e di coraggio, si impegnano per vivere l’esperienza del servizio e della fraternità”. È il saluto del Papa ai membri dell’associazione “Lazare”, ricevuti in udienza in occasione del X anniversario di fondazione. “Andando incontro agli altri nelle loro situazioni e formando una famiglia in cui regnano l’armonia e la gioia di vivere insieme, voi partecipate alla missione della Chiesa di andare verso le periferie della nostra società”, si legge nel testo scritto consegnato ai presenti: “Cari giovani, voi avete scelto di mettervi al servizio della dignità umana, di farvi prossimi delle persone escluse, senza dimora, rifiutate, spesso tradite nei loro diritti. Servendo loro, servite il Signore stesso. Con il vostro apostolato, ci aiutate a capire che ogni persona è una storia sacra, un dono inestimabile”.  “In questi tempi di incertezza, di fragilità, invece di sprecare la vostra vita pensando soltanto a voi stessi, voi fate l’esperienza della coabitazione solidale”, l’omaggio del Papa: “Questo vi dà modo di arricchire la vostra vita diventando sorgente di speranza per chi non crede più in sé stesso e si sente umiliato. Avete voluto essere, per le persone che servite, la mano, gli occhi, le orecchie, il sorriso di Dio. A loro manifestate la vicinanza del Signore che si prende cura del suo popolo, soprattutto di coloro che sono feriti e piegati dai pesi della vita. Col vostro impegno e la vostra dedizione cercate di essere cristiani non solo a parole, ma nei fatti. Così portate molto frutto e ciò si vede nell’espansione della vostra Associazione negli altri Paesi e continenti”.

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