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Global Health Summit: case farmaceutiche promettono più vaccini per i Paesi poveri. Bill Gates, “condividere dosi e soldi”

“Le cose che servono oggi sono due: condividere soldi e condividere dosi di vaccino”: anche Bill Gates, in quanto presidente della fondazione che porta il suo nome, è intervenuto al Global Health Summit in corso oggi. Il 4% delle dosi di vaccino disponibili sono arrivate nei Paesi a medio e basso reddito, ha denunciato il magnate americano, invitando a garantire a tutti un accesso più equo ai vaccini. Sono anche intervenuti quattro commissari europei, Stella Kyriakides, Paolo Gentiloni, Janez Lenarcic, Jutta Urpilainen, con un messaggio: quello che fa l’Ue, lo fa a beneficio anche del resto del mondo. Questo vale, ad esempio, per gli oltre 4 miliardi di euro investiti nella ricerca, ha ricordato Kyriakides, per le iniziative sul piano fiscale e di riduzione del debito verso i Paesi dell’Africa, ha aggiunto Gentiloni, per evitare una crisi del debito, per gli aiuti in strumenti che l’Ue ha inviato nel corso del 2020 e sta continuando a inviare nel resto del mondo. Nel pre-summit sono intervenuti anche gli amministratori delegati delle case farmaceutiche Pfizer, Moderna e Johnson&Johnson: dall’amministratore delegato di Pfizer l’annuncio che nel 2021 due miliardi di dosi andranno ai Paesi a basso e medio reddito: 1 miliardo di dosi “no profit” per i Paesi più poveri e 1 miliardo a basso costo per i Paesi a medio reddito. Tutti gli amministratori delegati hanno annunciato miliardi di dosi affidate al meccanismo globale Gavi entro il 2021 e sforzi per aumentare la produttività e la delocalizzazione della produzione dei vaccini.

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