Paraguay: incontro tra vescovi e presidente Abdo dopo le proteste delle ultime settimane. Proposta creazione di un “tavolo di dialogo”

“Un tavolo di dialogo per reindirizzare la guida del nostro Paese”. È questa la proposta che i vescovi del Paraguay, guidati dal presidente, mons. Adalberto Martínez Flores, vescovo di Villarica, hanno rivolto al presidente della Repubblica, Mario Abdo Benítez, nel corso del colloquio che si è svolto ieri nella sede della Conferenza episcopale paraguagia (Cep), ad Asunción. Lo ha riferito, parlando con la stampa al termine dell’incontro, il segretario generale e portavoce della Cep, mons. Amancio Francisco Benítez Candia, vescovo di Benjamín Aceval, specificando che il colloquio è stato chiesto dal presidente della Repubblica e che i vescovi non hanno in alcun modo dato appoggio ad Abdo. Nelle ultime settimane nel Paese si sono svolte molte manifestazioni, in un crescente clima di protesta a causa della gestione del Covid-19 e della campagna vaccinale, rispetto alla quale il Paraguay è fanalino di coda nel Continente. L’opposizione aveva chiesto la messa in stato d’accusa del Presidente della Repubblica, ma la richiesta è stata respinta dal Parlamento.
Abdo Benítez, durante l’incontro, ha chiesto scusa e ha ammesso i suoi errori, promettendo che d’ora in poi, rispetto ai vaccini, parlerà solo di fronte a fatti certi e non a promesse che rischiano di non essere mantenute. E ha aggiunto di aver confidato sul programma Covax, che però non ha portato ai frutti sperati. Tra gli errori ammessi dal presidente, secondo il segretario generale, anche la mancanza di dialogo con la cittadinanza. I vescovi lo hanno invitato a un costante ascolto della gente e hanno specificato che non sarà la Cep a guidare l’eventuale tavolo, “perché noi non siamo giudici, ma potremmo essere presenti, accompagnando tutti, il Governo, il popolo, tutta la cittadinanza”.

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