Disabilità intellettive: Anffas, incontro on line sul tema “Liberi di scegliere, dove e con chi vivere” in relazione principalmente al “Durante e Dopo di noi”

Il 28 marzo l’Anffas compie 63 anni. L’associazione e la sua Fondazione nazionale Anffas “Durante e Dopo di Noi” hanno in programma di celebrare questo anniversario organizzando un evento online – previsto per il 27 marzo dalle 10 alle 13 su piattaforma online – in cui sarà affrontato il tema “Liberi di scegliere, dove e con chi vivere” in relazione principalmente al “Durante e Dopo di noi” e alla mission della Fondazione.
L’evento rappresenterà anche l’occasione per illustrare il nuovo profilo della Fondazione nazionale Anffas “Durante e Dopo di noi”, che, oltre alle storiche finalità, si prefigge di farsi carico anche dei familiari divenuti anziani e, quindi, essi stessi con la necessità di ricevere adeguati sostegni, unitamente ai loro congiunti con disabilità.
Con la Fondazione, quindi, come protagonista principale, l’evento online vedrà la partecipazione attiva delle stesse persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo e delle loro famiglie che porteranno la loro testimonianza attraverso filmati e/o contributi scritti, che riguarderanno le loro esperienze con i percorsi del “durante e dopo di noi” e i collegati percorsi di autonomia e indipendenza dal nucleo familiare.
Ci saranno anche, ovviamente, i contributi e gli approfondimenti da parte delle strutture associative Anffas con la descrizione di buone prassi e progetti più avanzati ed innovativi posti in essere in attuazione della legge 112/2016 e in particolare, a testimonianza di quanto fatto proprio dalla Fondazione in questi anni, sarà possibile ascoltare anche le strutture associative che grazie al supporto della Fondazione hanno potuto realizzare diverse iniziative sul Durante e Dopo di noi.
Questo evento è strettamente collegato al compleanno dell’Anffas e alla giornata nazionale delle disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo che si celebrano entrambe il 28 marzo ma che quest’anno, per ovvi motivi legati alla pandemia in corso, non potranno vedere lo svolgimento della tradizionale formula dell’Open Day “Porte aperte all’inclusione sociale”.

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