Commercio: Istat, a febbraio 2021 export extra Ue in lieve calo. Import in crescita

“A febbraio 2021 si stima, per l’interscambio commerciale con i paesi extra Ue27 , un lieve calo congiunturale per le esportazioni (-0,7%) e un aumento per le importazioni (+4,2%)”. Lo rileva l’Istat nella nota sul commercio estero extra Ue relativa al mese di febbraio di quest’anno.
La flessione su base mensile dell’export interessa tutti i raggruppamenti principali di industrie – rileva l’Istituto di statistica -, tranne i beni di consumo non durevoli (+2,5%), ed è dovuta soprattutto “alla riduzione delle vendite di energia (-14,4%) e beni intermedi (-2,5%)”. Dal lato dell’import si rilevano aumenti congiunturali diffusi, i più marcati per beni strumentali (+11,2%), beni di consumo durevoli e non durevoli (per entrambi +3,5%). Nel trimestre dicembre 2020-febbraio 2021, rispetto ai tre mesi precedenti, l’export si riduce del 2,4%. Nello stesso periodo, l’import segna invece un rialzo congiunturale (+2,6%).
A febbraio 2021, l’export diminuisce su base annua del 7,3% (da -12,7% di gennaio). La flessione è più ampia per energia (-25,9%) e beni strumentali (-12,5%). Solo le vendite di beni di consumo durevoli sono in aumento (+4,6%). L’import registra un calo tendenziale meno marcato (-3,0%, da -18,3% di gennaio), cui contribuiscono le diminuzioni di energia (-20,5%) e beni di consumo non durevoli (-11,4%). A febbraio 2021 si registra una marcata flessione su base annua dell’export verso Stati Uniti (-21,1%), Paesi Opec (-20,2%), Regno Unito (-13,8%) e Russia (-11,4%). Le vendite verso la Cina (+54,2%) sono in forte crescita. Gli acquisti da Regno Unito (-25,5%), India (-23,5%), Russia (-20,6%) e Paesi Opec (-10,0%) registrano flessioni tendenziali molto più ampie della media delle importazioni dai paesi extra Ue27. Aumentano gli acquisti dalla Cina (+15,3%). “Su base annua, la dinamica negativa dell’export è influenzata da movimentazioni occasionali di elevato impatto (cantieristica navale), al netto delle quali la flessione risulta meno ampia (-3,9%) – commenta l’Istat -. La contrazione delle vendite verso Stati Uniti e paesi Opec è particolarmente marcata; all’opposto, la crescita su base annua dell’export verso la Cina è molto sostenuta. Il rialzo congiunturale dell’import è spinto dall’aumento degli acquisti di beni strumentali; il calo tendenziale, in netto ridimensionamento rispetto a gennaio, è dovuto principalmente alla caduta delle importazioni di energia”.

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