Vita consacrata: mons. Carballo ad assemblea Usg, “il Vangelo deve essere attuato e vissuto applicando il principio della fraternità”

“La vita consacrata non può rinunciare a sognare, ma a condizione di sognare insieme”. Lo ha detto mons. José Rodríguez Carballo, segretario della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di vita apostolica, chiudendo la seconda giornata della 94ª Assemblea semestrale dell’Unione superiori generali (Usg) che si svolge online sul tema della leadership religiosa al tempo della pandemia. Citando l’enciclica “Fratelli tutti”, mons. Carballo ha invitato a un “sano realismo” che sia “cosciente delle nubi che oscurano il cielo della vita consacrata, ma non impedisca di sognare il futuro alla luce della speranza”. Per il segretario della Congregazione, “il Vangelo deve essere attuato e vissuto applicando il principio della fraternità, che non può ridursi a un’idea ma concretizzarsi in gesti come la misericordia nei confronti di chi è nel bisogno. Anche verso i nostri confratelli: quanta solitudine c’è nelle comunità!”. “Tutti lavoriamo per fare delle nostre comunità delle vere fraternità, in cui non giudicare ma perdonare”, ha concluso mons. Carballo ricordando il Motu proprio “Authenticum charismatis” per l’erezione di nuovi Istituti religiosi che, si è augurato, “possa mettere discernimento in tante situazioni difficili per la vita consacrata perché il criterio dell’autenticità di un carisma è l’ecclesialità”.

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