La Cnesc, Conferenza nazionale enti Servizio civile, guarda con “estremo favore” all’emendamento presentato al ddl di conversione in legge del decreto-legge 14 marzo 2025, n. 25, per stabilizzare i Corpi civili di pace con un finanziamento di 2 milioni di euro per ciascuno degli anni 2025, 2026, 2027 per la realizzazione dei loro progetti all’estero. L’emendamento – si legge in una nota – rappresenta “il sostegno concreto a un’esperienza all’avanguardia nel panorama europeo, che coinvolge i giovani all’interno di interventi civili nonviolenti nelle aree di conflitto, a rischio di conflitto e di emergenza ambientale”. Per la Cnesc fa “ben sperare questo orientamento da parte di tutte le forze politiche al Governo sulla prosecuzione dell’esperienza a fronte dell’esito positivo della sperimentazione, giunta alla quarta e ultima annualità, nonché in considerazione dell’evoluzione della situazione geo-politica mondiale, la quale suggerisce l’opportunità di investire maggiormente negli interventi di prevenzione e di trasformazione nonviolenta dei conflitti, attraverso attività di mediazione, dialogo, informazione e promozione dei principi democratici”. “Ed è proprio per fare crescere questa esperienza, coerente peraltro con gli obiettivi della Risoluzione Onu Giovani, Pace, Sicurezza”, dice la presidente del Cnesc, Laura Milani, che “ci auguriamo che l’emendamento venga approvato e che il positivo fondo previsto venga ulteriormente ampliato proporzionalmente all’importanza dell’istituto dei Ccp”.