“A Pasqua abbiamo l’uso di regalarci un dolce a forma di colomba, per esprimere un segno di pace. È indicazione dell’alleanza nuova tra Dio e gli esseri umani che nasce dal dono totale di Gesù, dalla sua Passione e dalla sua croce”. Comincia con queste parole il messaggio che il vescovo di Acqui, mons. Luigi Testore, ha inviato alla comunità diocesana in occasione della Pasqua. “Siamo una umanità rinnovata nella nuova alleanza, che accoglie il progetto di costruirsi in modo nuovo”, ricorda il presule, sottolineando che “in questo Anno Santo della speranza vorremmo davvero vedere i segni di questa novità e imparare lo spirito di servizio e di dono che Gesù ci manifesta nella sua Pasqua”. “Sappiamo bene quanto questo sia difficile – osserva il vescovo – perché il male tocca costantemente la condizione umana e si manifesta sempre e violentemente attorno a noi. Si esprime nel male sommo che è la guerra, segno massimo della incapacità umana di costruire relazioni non soggette alla prepotenza e alla violenza del più forte, ed anche nelle gravi ingiustizie che impediscono una vera ricerca di bene comune”. “Tuttavia, il sole della Pasqua è più forte – commenta mons. Testore – e nel Risorto siamo in grado, comunque, di intravvedere una speranza vera sul nostro destino. Intuiamo come in Cristo tutti rinascono a vita nuova e anche i mali profondi dell’umanità hanno la possibilità di essere combattuti e vinti. Così possiamo davvero dirci Buona Pasqua!”.