Messa crismale: mons. Muser (Bolzano-Bressanone), “nella difficile transizione del modello di cura pastorale Cristo è la nostra speranza, ci precede e non ci abbandona”

(Foto diocesi Bolzano-Bressanone)

“Anche noi come preti e diaconi siamo coinvolti dai cambiamenti in atto, che possono alimentare la stanchezza con la sua radice nella demotivazione”, in particolare a causa della “difficile transizione da un modello di cura pastorale che oggi sembra manifestare tutti i suoi limiti ad un nuovo modo di esercitare la cura pastorale che non si intravede all’orizzonte”. Lo ha detto mons. Ivo Muser, vescovo di Bolzano-Bressanone, nell’omelia della messa crismale presieduta questa mattina nel duomo di Bressanone. “Assumersi la cura pastorale di una parrocchia e progressivamente doversi accollare la cura pastorale di altre due, tre, quattro, cinque, fino ad un numero indefinito – ha osservato -, non può che creare ansia, preoccupazione e smarrimento. Come e quando si possono garantire legami significativi con le persone?”.
Il vescovo non ha una risposta a questo stato di cose: “Siamo forse tentati dal guardare indietro ad un cattolicesimo che non c’è più, che in passato sembra aver dato i suoi frutti ma ora è andato in frantumi? Crediamo ancora che è lo Spirito che ci conduce nel deserto di questo nostro tempo e che anche questo nostro tempo è un anno di grazia e non una disgrazia opprimente?”. Da Muser arriva però un incoraggiamento: “Regaliamoci parole di speranza, apprezzamento, riconoscimento e gratitudine oggi, e non solo oggi. Rallegriamoci di ciò che gli altri fanno, di ciò che cercano di fare e di ciò che riescono a fare. Ringraziamo spesso le tante donne e i tanti uomini che danno un contributo indispensabile alla vita delle nostre comunità. Promettiamoci oggi che ci sosterremo a vicenda e che saremo pellegrini di speranza per tutti coloro con cui viaggeremo. Cristo è la nostra speranza: crocifisso e risorto, ci precede e non ci abbandona”.
Nella solenne liturgia sono stati benedetti gli oli santi che serviranno per amministrare i sacramenti. Il vescovo ha anche rivolto un augurio speciale e un sentito grazie a tutti i confratelli che nell’arco di questo anno celebrano il loro giubileo di ordinazione, ha mandato un saluto riconoscente a tutti i sacerdoti malati e ha ricordato quelli scomparsi negli ultimi 12 mesi.
Domani (18 aprile), Venerdì Santo, alle 15 nel duomo di Bolzano il vescovo celebra la Passione del Signore. In tutte le chiese si raccoglie l’offerta della Quaresima di fraternità, che sostiene progetti di sostegno e sviluppo nelle missioni.

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